Un Cioccolatino Storico. “Le Comuniadi”, storia di un pizzico di satira in terra Marsicana

MAGLIANO DEI MARSI- Buongiorno carissimi lettori ma soprattutto benvenuti in questo nostro nuovo cioccolatino storico. Quest’oggi affronteremo un discorso un po’ diverso da ciò che settimanalmente trattiamo, ovvero racconteremo della storia dei luoghi e delle persone, in chiava satirica, del caratteristico paese di Magliano dei Marsi.

In foto: il centro di Magliano dei Marsi prima del terremoto del 13 gennaio 1915

Può piacere o non piacere a tutti, ma la Satira è antica come l’uomo, e perciò va rispettata in quanto tale. Immaginiamoci di essere nella Magliano della Belle Époque, una paese vivo e vitale: in cui si accostava la tradizione con l’innovazione, come l’arrivo dell’energia elettrica ed il telefono. Un paese che, anche dal lato artistico, stava facendo un salto di qualità con l’edificazione del Campanile della Chiesa di Santa Lucia e la “fontana deglio mammoccio” (la Fontana dell’Etè), giusto per citarne alcune opere.

In foto: la facciata della chiesa parrocchiale di Santa Lucia in Magliano prima del terremoto del 1915

Ma nel paese si raccontava di una mano anonima che, come Pasquino nella Roma papale, osava far satira su di tutti: i testi in questione si chiamavano le “Comuniadi”. Senza prolungarci oltre vi proporremo tre esempi per farvi capire com’erano strutturati questi testi.

La prima “comuniade” era rivolta contro la chiesa è diceva:

“C’è Don Cocco il sacerdote,
che non vuole bottiglie vuote
Dal sessanta del principio
sempre stato al municipio
E ha contratto il vizio tristo
di dir male anche di Cristo.”

Viceversa, la seconda “comuniade” se la prendeva con il governo, o meglio, con la casa regnate dell’epoca i Savoia:

“A moltissimi da noia
il furore dei Savoia
Ei non lascia il proprio posto
lux, lucis ad ogni costo
E se gira per Magliano
E’ imminente un uragano”

Infine, l’ultima “comuniade” che vi proporremo è dedicata all’allora amministrazione comunale e dice:


“Dal comune di Magliano
un profil non sarà vano,
Per proporre in medaglioni
quella massa di minchioni
Che potrebbero far cose,
inaudite, portentose”.

Un Abbraccio Storico

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