Caso Wash di Nereto. Assemblea informativa del Comitato ad Alba Adriatica

NERETO – Procede senza sosta la campagna informativa dei vari comitati organizzati sul territorio, per scongiurare la realizzazione della piattaforma che tratterebbe rifiuti liquidi industriali “non pericolosi”. Il giorno 5 dicembre si è svolto, per iniziativa del comitato “Uniti per un futuro pulito e vivibile” un nuovo incontro informativo ad Alba Adriatica presso il palazzetto dello sport

A ben guardare il progetto imprenditoriale della Wash Italia spa sembra presentare delle zone d’ombra sin da principio. Così come pure il sistema dei controlli denota delle falle.

Il commissariamento del Comune di Nereto, verificatosi nel 2017, proprio nelle primissime fasi di presentazione del progetto inerente la piattaforma, ha reso l’amministrazione neretese meno attenta e, forse, più vulnerabile? Forse era quello il momento più propizio che qualcuno stava aspettando? Come si dice, a pensar male si fa peccato ma….

Sta di fatto che, se l’iter autorizzativo è giunto oggi, ad un livello abbastanza avanzato passando praticamente sotto traccia, l’assenza del comune di Nereto nelle fasi iniziali, ha “pesato” in certa misura.          

Ad oggi provare a riportare indietro gli orologi risulta chiaramente difficoltoso.

Provando ad affrontare qualche aspetto più tecnico emerge che non è possibile prevedere con esattezza cosa scaturirà dal trattamento di una serie di sostanze chimiche, e sono molteplici, in termini di inquinamento alla salute umana, animale e vegetale. È già pacifico come dato che il torrente Vibrata è classificato come scadente. Evidentemente non è ancora abbastanza!

I processi che si andranno a realizzare, genereranno sicuramente emissioni di ammoniaca, idrogeno solforato, solo per citarne alcuni, ragione per cui l’attenzione deve restare alta. 

La fotografia, ad oggi, che si può fare al bacino del Vibrata è già sufficientemente critica. Le autorità preposte lo dovrebbero sapere!

In queste condizioni, nonostante la movimentazione popolare intorno alla quale stanno facendo quadrato alcune amministrazioni locali della val Vibrata, nella recente seduta tenutasi il 26 novembre a L’Aquila, in sede di Conferenza Servizi, una serie di uffici pubblici deputati al monitoraggio del nostro territorio, hanno ritenuto il caso di non essere presenti. Ecco elencate alcune assenze in sede di conferenza servizio del 26 novembre 2019.  ARTA Abruzzo – Servizio Gestione e Qualità delle acque, Servizio Gestione idraulica e della costa, Sovraintendenza delle belle arti, Servizio demanio idrico, Servizio politica energetica, Servizio gestione rifiuti.

Anche se la presenza degli enti in conferenza non è obbligatoria, essere latitanti quando si controverte sulla realizzazione di un’opera potenzialmente dannosa per l’ambiente e la salute umana, animale e vegetale, non fa altro che alimentare l’allargamento di quelle zone d’ombra, presenti sin da principio, in questo procedimento.

In definitiva, sembra che la tutela del nostro territorio e della nostra salute debba essere reclamata a grande voce dal basso, perché’ ai piani alti sembra non respirino la stessa aria, non si nutrano dei prodotti della stessa terra, e siano immuni da problematiche di salute. Beati loro!

Non resta che sperare che le 10000 firme raccolte e la pressione costante che si sta generando sulla politica a vari livelli su questo tema riesca a fare riaprire l’istruttoria.

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