Terzapagina – Il conflitto fra Oriente e Occidente
E’ difficile trovare un Mare che più del Mediterraneo sia stato teatro di un confronto più costante ed ininterrotto fra due blocchi contrapposti, Oriente e Occidente.
In una remota antichità, ci fu la contrapposizione fra la Grecia degli Achei e la Ilio asiatica, il tutto celebrato dai poemi di Omero.
Successivamente, il futuro Mare Nostrum dei Romani avrebbe visto le scorrerie dei Misteriosi Popoli del Mare per poi giungere alla contrapposizione fra la Grecia Classica e la Persia di Dario e Serse e, poi, fra Roma e Cartagine. In ciascuno di questi scontri, l’Oriente soccombette. A parte il lungo scontro defatigante dei Romani con i Parti.
Verranno poi i tempi di Poitiers, delle Crociate dall’esito sostanzialmente incerto, di Lepanto, di Vienna e, infine, la scomparsa dell’Impero Ottomano.
1911, l’Italia conquista la Libia e con questo evento ha termine davvero l’Impero che aveva soggiogato Costantinopoli.
Verrà poi Gallipoli durante la Grande Guerra e le vicende di Lawrence d’Arabia in Arabia, ad Aqaba e poi in Siria fino a Damasco.
In un certo senso anche la creazione dello Stato Ebraico, avvenuta con una risoluzione dell’ONU, è divenuta un confronto fra Oriente e Occidente, così come pure la Guerra del Golfo e poi il conflitto generalizzato succeduto alla cosiddetta “primavera araba” che determinò la caduta dell’Egitto del regime dei colonnelli creato da Nasser & Co. Ad esso seguì anche la improvvida caduta di Gheddafi e, per finire, ci sono gli scontri in Siria fra coalizioni Occidentali e l’ISIS.
(segue)