L’amministrazione Di Pangrazio “debutta” a Palazzo di città

Fabrizio Ridolfi

Il consiglio comunale in presenza, -mercoledì 23; 16.30-, in diretta streaming

Avezzano – Amministrazione Di Pangrazio al “debutto” nell’aula consiliare di Palazzo di città: a nove mesi dalla vittoria elettorale, con seduta di insediamento al Castello Orsini -più idoneo a garantire il distanziamento tra i consiglieri- e altre riunioni in modalità a distanza, mercoledì 23 alle 16.30 (in prima convocazione; la seconda, in casi di mancanza del numero legale, venerdì stessa ora) il nuovo consiglio comunale esordirà nella sede deputata.

“L’allentamento della morsa del Covid”, afferma il presidente dell’assise civica, Fabrizio Ridolfi, “consente finalmente all’amministrazione Di Pangrazio di operare in presenza, sempre nel rispetto delle limitazioni. Per evitare assembramenti, visto che gli spazi della sala consiliare sono tutti occupati dagli addetti ai lavori, per assicurare agli
organi di stampa e ai cittadini di poter seguire la seduta, il consiglio sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina social del Comune”.

A Palazzo di città, quindi, si profila il graduale ritorno alla normalità ritrovata. I rappresentanti istituzionali potranno confrontarsi guardandosi negli occhi, nella sala consiliare che non ospita un’adunanza comunale dal 2019, quando l’amministrazione De Angelis finì nella polvere aprendo la strada alla lunga gestione del commissario, Mauro Passerotti, slittata oltre la scadenza naturale per l’emergenza Covid.

Nessun rompete le righe però, poiché il rischio pandemia è ancora presente e quindi, giornalisti e cittadini potranno seguire i lavori in streaming. Undici i punti all’ordine del giorno del consiglio comunale:
comunicazione del sindaco;
ratifica delibere urgenti nr. 65 e 67 adottate della giunta comunale;
riconoscimento uso pubblico per viabilità su terreno privato;
approvazione modifica regolamento Tari per riduzione tariffa rifiuti alle attività non domestiche chiuse per l’emergenza Covid;
vari mutamenti di destinazione d’uso di aree gravate da uso civico;
rinuncia al diritto di prelazione su beni già gravati da uso civico venduti a privati;
comunicazione al consiglio delle delibere di giunta di prelevamento dal fondo di riserva.

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