“Senza di me”: tra assenza e ricongiungimento per rinascere
Non nuova a produrre delicate e toccanti liriche, l’autrice Selene Pascasi torna sulla scena libraria con una silloge “Senza di me”, pubblicata da Eretica Edizioni di Giordano Criscuolo che ha sostenuto l’iniziativa poetica.
Già nelle precedenti raccolte poetiche – Con tre quarti di cuore, Come piuma sulla neve, In attesa di me – l’autrice dimostra che è il cuore a scegliere per lei e non importa se si tratta di poesia d’amore, come in “Attesa di me” o di poesia protesta, come se ne ritrovano in “Con tre quarti di cuore”; la sua poesia riafferma “la musicalità della parola, nella quale il sogno si rinnova anche se frammisto a note nostalgiche e a tracce di solitudine”.
In questa sua ultima fatica, nata “dal conflitto tra impulsi solo apparentemente antitetici”, c’è un nuotare tra le profondità più oscure della tristezza dei ricordi e la fantasmagorica forza della rinascita che salva i sogni riallacciando senza nodi, con versi danzanti e ritmo fluido, il passato al futuro, affinché il presente possa semplicemente essere.
Introspezione, energia vitale che “ricuce gli strappi dell’animo con fili d’amore”. La prefazione della silloge è di Marco Sonzogni poeta, critico, saggista, traduttore, docente di lingua e letteratura italiana alla
Victoria University di Wellington che sostiene – richiamando Claudio Magris in Microcosmi, che afferma essere la poesia testimonianza dell’assenza – la Pascasi con i suoi versi esistenziali, “è già avanti (quasi) pronto per il giorno del ricongiungimento”