Condanna Di Pangrazio. Taddei (Fi): «Liberi Avezzano dalle sue sorti personali e dal suo attaccamento alla poltrona»

Giovanni Di Pangrazio e Domenico Di Berardino

AVEZZANO – Giovanni Di Pangrazio liberi Avezzano dal suo protagonismo e dal suo attaccamento alla poltrona ed eviti a questa città ulteriore paralisi e imbarazzi.

A parlare è il consigliere comunale di opposizione, di Forza Italia, Goffredo Taddei, che in una nota espone tutti i problemi legati alla recente condanna del Sindaco di Avezzano, ma anche ai rischi legati ad altri guai che incombono sullo stesso Di Pangrazio.

Taddei ricorda, infatti, come Di Pangrazio speri in un’assoluzione in Appello, non scontata, e soprattutto come sia ancora in piedi la vicenda della rifusione del danno, da parte degli ex amministratori di tutta la Marsica, Di Pangrazio compreso, al Cam per il dissesto di bilancio che ha portato il Consorzio sull’orlo del fallimento.

Questa che segue è la nota inviataci dal consigliere comunale Goffredo Taddei e che pubblichiamo integralmente:

Goffredo Taddei (a destra) e Giovanni Di Pangrazio (a sinistra)

«L’epilogo del processo a carico del Sindaco Di Pangrazio impone qualche riflessione.

In verità, al di là delle scontate dichiarazioni di circostanza, spocchiose ed arroganti, probabilmente predisposte da tempo, crediamo che non sia rimasto sorpreso lo stesso condannato il quale, in una vicenda in cui tutti i coinvolti a vario titolo avevano opportunamente scelto di “limitare i danni”, si stava preparando al peggio:

la nomina del fedelissimo Di Berardino – “uno di famiglia” – alla carica di vice Sindaco o l’assunzione di tanti giornalisti di varie testate nello staff comunale per veicolare la comunicazione e rintuzzare la libera informazione, ne sono la prova evidente.

Crediamo che questa vicenda penale, unita all’azione di responsabilità che lo vede a processo per risarcire un danno plurimilionario al Cam – Società partecipata dello stesso Comune di Avezzano e quindi con eventuale conseguente ineleggibilità per evidente conflitto di interessi, avrebbero dovuto consigliarlo a soprassedere dalla competizione elettorale, evitando di porre la Città in una posizione tanto scabrosa quanto imbarazzante.

Molti si domandano: cosa accadrà adesso?

“Avezzano sarà di nuovo senza un Sindaco

in un momento storico così delicato”

Messe da parte le rassicuranti dichiarazioni della maggioranza, zeppe di bugie e di approssimazioni, la verità è che intanto Avezzano non avrà un Sindaco che possa rappresentarla nei tavoli istituzionali in un momento storico così delicato.

E ci riferiamo alla vicenda del Tribunale, alla questione della Sanità (Ospedale e Covid), alla ripresa economica (Recovery Fund), laddove la presenza di un Vice amplifica la portata del discredito per la Città, priva del Sindaco perché condannato.

Ma pure il futuro non si presenta roseo.

Si confida nell’Appello già preannunciato: e se invece la sentenza di condanna venisse confermata (ipotesi plausibile) o se la vicenda del Cam determinasse la sua ineleggibilità e quindi la decadenza dalla carica?

La conseguenza sarebbe una sola: la nostra città si vedrebbe costretta a sopportare l’ulteriore oltraggio di una lunga gestione d’emergenza dopo aver subito un anno e mezzo di irresponsabile Commissariamento e otto mesi di inconsistente attività amministrativa, con il risultato di essere sempre più isolata dalle dinamiche e dai circuiti politici regionali e nazionali.

È giusto tutto questo?

Avezzano merita di vivere momenti di imbarazzo e di preoccupazione per la smania di protagonismo del sindaco Di Pangrazio ed il suo pervicace attaccamento alla poltrona?  

Il nostro auspicio è che Giovanni Di Pangrazio svincoli la sorte di un intero territorio dalle sue personali vicende giudiziarie».

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