Tribunali a rischio soppressione. Nuovo summit in Comune ad Avezzano
AVEZZANO – Salvezza dei tribunali di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto “ancora alla portata”.
Gli amministratori delle 4 città, insieme ai presidenti delle province di L’Aquila e Chieti e degli ordini degli avvocati, seppur delusi dallo stop della presidente del Senato, la forzista Maria Alberta Casellati, ma consci dello straordinario risultato acquisito, il sostegno di tutti i gruppi politici di palazzo Madama che ha portato la richiesta di proroga della chiusura dei tribunali a un passo dalla meta, chiamano i parlamentari a mantenere il fronte unito per puntare su una nuova chance prima che sia troppo tardi.
“L’obiettivo finale, al di là degli incidenti di percorso, è ancora alla portata, basta inserirlo in uno dei prossimi decreti e farlo camminare velocemente”, hanno sottolineato i componenti del gruppo di lavoro nella riunione, convocata dal Comune di Avezzano, dove Gianni Di Pangrazio è stato nominato coordinatore, per fare il punto sullo stato dell’arte e fissare un nuovo appuntamento, a bocce ancora calde, con i senatori e i deputati.
Domani, giovedì 5 agosto alle 19.
Il fattore tempo, infatti, è fondamentale per non far sfumare per sempre la nuova proroga, l’ultima, fino a settembre del 2.024. Un traguardo che, con il disco verde delle commissioni giustizia e affari costituzionali all’emendamento depositato dai senatori Gianluca Castaldi, Gabriella Di Girolamo, Luciano D’Alfonso, Primo Di Nicola, Nazario Pagano, Alberto Bagnai, Gaetano Quagliariello, Alberto Balboni, Giuseppe Luigi Cucca e Loredana De Petris, con tanto di copertura economica della ragioneria dello Stato, era lì, a un passo.
Poi è arrivata la doccia fredda della forzista Casellati.
Ora il gruppo di lavoro, coordinato da Di Pangrazio, composto da Domenico Di Berardino (vice sindaco di Avezzano), Mario Pupillo (sindaco di Lanciano e presidente della Provincia di Chieti), Anna Maria Casini (Sulmona) e Francesco Menna, (Vasto), il presidente della provincia dell’Aquila, Angelo Caruso, e i presidenti degli ordini degli avvocati, Franco Colucci, Luca Tirabassi, Vittorio Melone e Silvana Anna Vassalli, reclama una nuova chance per i quattro tribunali, per poi giocarsi la partita decisiva con l’attesa riforma della geografia giudiziaria.
Al fianco degli amministratori e gli avvocati si sono schierati anche gli arcivescovi Bruno Forte ed Emidio Cipollone e i vescovi Pietro Santoro e Michele Fusco: i pastori di anime hanno lanciato una lettera appello al governo Draghi, in particolare alla ministra della giustizia, la cattolica Marta Cartabia, per non privare i territori abruzzesi del diritto alla giustizia di prossimità.