“L’Aquila legge Dante” dal Paradiso al Purgatorio con interpreti d’eccezione
L’Aquila – Tra gli eventi legati alla celebrazione dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, un posto di tutto rispetto merita sicuramente la rassegna “L’Aquila legge Dante” organizzata dal Comune di L’Aquila con la collaborazione delle associazioni aquilane operanti nel settore teatrale e individuate grazie ad un avviso pubblico: l’Associazione Culturale Ricordo, Abruzzo Danza e Spettacolo, il Brucaliffo, I Guastafeste, Animammersa, Teatrabile, l’ Associazione C.S. L’Aquila Danza Teatro dei 99.
La manifestazione, che ha avuto inizio il 7 giugno attraverso la pubblicazione di “Cento video per cento giorni” e andrà avanti fino al 14 settembre, è giunta alla conclusione del Purgatorio.
Dal 9 al 15 agosto, Dante, insieme alla sua Beatrice percorrerà l’ultima parte del suo viaggio ultraterreno, tra le cornici paradisiache.
L’artista Simone Cristicchi anticiperà, con una breve prosa, gli ultimi quattro canti del Purgatorio; Don Renzo D’Ascenzo il 9 agosto leggerà il XXX^ canto che vede Dante accomiatarsi da Virgilio; il 10 agosto sarà la volta di Elvira Di Bona, filosofa e scrittrice che darà lettura del XXI^ canto in Beatrice si svelerà a Dante; l’11 agosto, Fabrizio Caporale, responsabile servizio cultura e turismo del Comune dell’Aquila, declamerà il canto XXXII^ in cui una processione di figure – allegoriche – permette a Dante di “offrire una raffigurazione significativa non solo del livello esteriore degli eventi storici, ma anche di quello interiore, riuscendo ad oggettivare, in una delle figure, il veicolo della propria anima e ad osservarne le vicende di degradazione e di rinascita” Un canto non facile, proprio perché ricco di segni e simboli che devono essere attentamente analizzati e spiegati.
La lettura del XXXIII^ canto resa dalla campionessa paralimpica Paola Protopapa vedrà Dante dissetarsi alla sorgente dell’Eunoè, che permette di dimenticare le colpe e di purificarsi, pronto ormai per ascendere in Paradiso.
Il 13 agosto, sarà il musicista e consigliere del Teatro alla Scala, M.° Nazareno Carusi, che reciterà il I^ canto del Paradiso, le risposte di Beatrice ai dubbi di Dante sull’ordine dell’Universo e su Dio; avrà la voce del dott. Giampiero Bellini, il II^ canto del Paradiso, così detto delle “macchie lunari”, in realtà “costituisce un’ illustrazione esemplare di quel principio di irradiazione delle influenze celesti che, per opera e volontà di Dio, grande «fabbro» si espande nei vari cieli, con una luminosità che appare diversa a seconda della diversa capacità ricettiva di questi ultimi”.
La chiusura della settimana, il 15 agosto, è affidata a Roberta De Zuani, docente del Convitto Domenico Cotugno, che si cimenterà nella lettura del III^ canto; qui, Dante e Beatrice ascendono al cielo della Luna e incontrano Costanza d’Altavilla, madre di Federico II, leggendario fondatore della Città di L’Aquila insieme con altre figure.
Scenari, accompagnamenti musicali diversi a seconda che si tratti del Purgatorio o del Paradiso. Ampi spazi aperti e luoghi carichi di acqua, dal profondo significato sia per i canti del Paradiso che per la stessa città dell’Aquila, saranno le ambientazioni dell’ultima cantica della Commedia; Le note di un mottetto, canto sacro polifonico di Carlo Gesualdo dedicato alla Madonna, offrirà suggestioni celesti e sarà la cornice musicale dei canti fino al 14 settembre, notte in cui, nel 1321, Dante Alighieri scomparve lasciando al mondo intero la sua eredità artistica e letteraria.
INFORMAZIONI
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