Mondiali Hockey Inline Roccaraso 2021. L’Head Coach della Nazionale dell’India Nicola De Stefano: “Educare i ragazzi allo sport, voler bene ai giocatori e in campo fare cose facili”
ROCCARASO- Dall’8 al 19 settembre la celebre località di Roccaraso sarà protagonista dei Mondiali di Hockey Inline (l’hockey su pattini): un evento assai importante per lo sport abruzzese e nazionale. All’interno del palaghiaccio “G. Bolino” le rappresentative sia maschili che famminili si contenderanno il titolo mondiale 2021.
Tra le squadre partecipanti vi è anche la nazionale maschile e femminile dell’India il cui Head Coach è l’italiano Nicola De Stefano. L’head Coach è un barese doc, una di quelle persone schiette che lasciano percepire tutta la passione per il proprio lavoro: una passione che è stata anche alla base di una nuova riconferma, da parte della Federazione Indiana e il segretario generale Naresh Sharma Popi Bhai, dopo l’ottima esperienza in Korea per i Giochi asiatici del 2018 che gli è valsa la medaglia d’argento con la juniores femminile e il bronzo con quella maschile.
“Grazie ai Mondiali di Asiago di luglio 2018 è iniziata la mia avventura con l’Hockey Inline, quasi casualmente – afferma De Stefano – Mia figlia, anche lei appassionata di questa disciplina, conobbe alcuni giocatori e da quel momento è iniziato un rapporto con la Nazionale Indiana e con il coach William Prandini, uno dei più bravi in Italia. Ad agosto ero già in India, nel Punjab nella locaità di Patiala, per alllenarli e soprattutto educarli a questo sport”.
Il gruppo delle ragazze che compone la squadra femminile ha l’età media forse più bassa del Mondiale. Nove ragazze di cui 8 tra i 15 e 17 anni e il portiere e capitano di 25 anni, dentista. Tutte alla prima esperienza in un torneo di questa importanza.
“Sono rimasto impressionato – racconta l’head coach – da come tutti, in India, pratichino sport e in particolare l’hockey. Sicuramente a volte senza troppa disciplina o regole precise. Ed è proprio, da questo punto di vista, stimolante lavorare con loro. Li le persone alle 4 del mattino sono sveglie, per strada, e in molti praticano sport anche a livello amatoriale. E’ stato molto bello capire le loro abitudini di vita. Ho trovato un mondo completamente diverso dal nostro, in Europa. Non hanno le nostre comodità, ma il loro spirito li porta a pensare che vale la pena vivere sempre e comunque, qualunque sia la propria condizione sociale. Questa filosofia influenza anche gli sport, soprattutto quelli rotellistici”.
Ricordiamo che in india l’hockey è praticato in maniera totale, non solo l’hockey inline ma anche altre discipline come lo skateboard, lo skiroll, downhill, pattinaggio artistico, hockey su pista. Il problema rimane però quello delle strutture un po’ carenti.
“La contentezza in loro è visibile negli occhi – spiega l’allenatore barese – quando possono partecipare a manifestazioni così importanti come questa di Roccaraso e in particolare in Italia. Per loro è motivo di orgoglio, perché si sentono degli ambasciatori della loro terra”.
In India ogni anno cresce sempre di più il numero di persone che praticano gli sport rotellistici, centinaia di ragazzi appassionati. “Manca, in molti casi – sottolinea coach De Stefano – un allenatore che possa guidarli ed educarli alle varie discipline. Diversamente da quanto accade per Cina Taipei o Iran, che investono molto sui giovani e sull’insegnamento, collaborando con diversi coach anche di altre nazioni, ottenendo ottimi risultati”.