A25: nella notte auto investe cervo tra Pescina e Cocullo
L’incidente ricorda l’importanza dell’intesa siglata tra SdP e PNALM e gli investimenti per la sicurezza previsti dal PEF (Piano Economico Finanziario), bloccati da oltre 9 anni
Nella notte, alle 22.30 circa, una Smart che procedeva sulla A25 in direzione Pescara, ha investito un cervo di grossa taglia (200 kg circa) che occupava la corsia di marcia, sulla tratta Pescina – Cocullo nei pressi dell’Area di sosta Rivoli Sud. Un secondo veicolo, sopraggiunto subito dopo, ha investito la carcassa e ha riportato danni.
I passeggeri della prima autovettura, che hanno riportato contusioni, sono stati prontamente soccorsi dall’ambulanza del 118 e trasportati in ospedale, mentre i due veicoli leggeri incidentati sono stati caricati dai mezzi di soccorso meccanico e trasportati in officina.
Illesi i passeggeri della seconda auto. La carcassa del cervo è stata depositata nell’ads Rivoli Sud in attesa della rimozione a cura della ASL.
L’episodio ricorda l’importanza dell’intesa stabilita grazie all’iniziativa della Prefettura di L’Aquila e alla collaborazione con il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise per la sostituzione delle recinzioni con nuove barriere, di ultima generazione, appositamente progettate per impedire gli attraversamenti in autostrada della fauna di ogni taglia.
L’installazione del primo lotto è prevista proprio sulla tratta, nel Comune di Ortona dei Marsi, dove si è verificato l’incidente di questa notte ed è già stata progettata, validata e sarà inviata alla formale approvazione la prossima settimana, in anticipo rispetto al programma stabilito.
Ma questo primo passo verso la sicurezza degli utenti e la tutela della fauna delle vicine Riserve Naturali non basta.
“Oltre ai fondi messi a disposizione dal Commissario Straordinario Maurizio Gentile, 28 milioni anticipati per i primi 83 km di barriere, su 120 complessivi per mettere in sicurezza i 280 km di A24 e A25 e subordinati all’approvazione del PEF, occorre dare attuazione ad un piano organico di investimenti su tutta la rete, che permetta di adeguare finalmente le due autostrade agli standard di sicurezza del nuovo millennio. Anzitutto in termini antisismici, su una rete che attraversa le faglie più attive dell’Appennino centrale e per cui si sta completando in questi mesi il primo adeguamento alla normativa del 2018 in Italia, nella tratta fra L’Aquila e Tornimparte. Ma anche in termini protezione dagli attraversamenti degli animali, ricordando che l’autostrada lambisce ben tre Parchi Nazionali, due Parchi Regionali e numerose altre Riserve Naturali. I progetti sono già stati sviluppati, e sono inclusi nel nuovo Piano Economico Finanziario (PEF) della Concessionaria SdP, che da ben nove anni è prigioniero di un cortocircuito politico burocratico tra i Governi che si sono succeduti in Italia. Governi, Parlamento e politica che da anni devono decidere come intervenire secondo quanto stabilito dalla L. 228/2012, nonostante la nomina di ben tre commissari per le sole autostrade A24-A25. Episodi come questo, che ci addolora e che avrebbe potuto avere conseguenze più gravi, ci ricordano che il tempo è già scaduto.” dichiarano dal coordinamento.