Maltrattamenti ed estorsioni a danno dei genitori. La Polizia allontana da casa una ragazza
ATRI – Ragazza di Atri allontanata dalla casa familiare a causa di continui maltrattamenti ed estorsioni a danno dei genitori.
Nella serata di ieri, Agenti del Commissariato di Atri hanno dato esecuzione ad un’ordine di allontanamento dalla casa familiare, con divieto di avvicinamento ai genitori, per una ragazza di Atri, emessa dal Gip del Tribunale di Teramo, Prudenzano.
La richiesta era stata avanzata dal Sostituto procuratore, Scamurra, a seguito di continui maltrattamenti della medesima nei confronti del padre e della madre.
Da mesi, infatti, la ragazza avrebbe ripreso ad aggredire verbalmente i genitori, minacciandoli ripetutamente se non le avessero dato il denaro che ogni giorno pretendeva da loro.
In caso di rifiuto non avrebbe esitato ad insultarli sbattendo porte, danneggiando suppellettili di casa al fine di ottenere ad ogni costo quanto richiesto.
Circa 20 euro almeno ogni giorno era la somma pretesa dalla donna, che già in passato era stata denunciata proprio dal Commissariato di Atri per il reato di maltrattamenti in famiglia ed estorsione e allontanata dall’abitazione familiare con misura disposta all’epoca dal Gip, Veneziano.
Per questo reato era stata anche arrestata da personale del Commissiariato di Atri e aveva sofferto alcuni mesi in carcere quando ancora era solo 19enne.
Nel marzo scorso, dopo alcuni anni vissuti fuori provincia, aveva deciso di far ritorno a casa.
Accolta dai genitori, durante l’estate aveva ripreso gli atteggiamenti dispotici di un tempo costringendo i genitori a chiamare più volte le forze dell’ordine al fine di contenere la sua ira.
Il tutto era stato segnalato alla locale Procura della Repubblica, che tempestivamente, nell’ambito della normativa del “Codice Rosso”, ha richiesto ed ottenuto da Gip la misura cautelare prevista in questi casi., eseguita nella serata di ieri.
Ora la ragazza dovrà anche mantenere una distanza di 500 metri dall’abitazione ove vivono i suoi genitori.