“Malattie psichiatriche: in Abruzzo il caos regna sovrano”: Pettinari all’attacco della Regione
Ribadisce lo stesso Pettinari: “Ho portato sul tavolo dell’assessore domande chiare volte a capire come e dove stanno intervenendo. Le risposte poche e confuse”
“La Regione Abruzzo non sta garantendo un’appropriata e adeguata cura alle persone affette da patologie psichiatriche” è questo che secondo Domenico Pettinari, Vicepresidente del Consiglio regionale d’Abruzzo si evince dalle risposte che l’Assessore Verì ha dato alla sua interpellanza regionale sul tema. “La tanto agognata riorganizzazione della rete semiresidenziale e residenziale, per recuperare il paziente psichiatrico in Abruzzo, è ancora un argomento che salta da un tavolo di lavoro all’altro senza nessun risultato concreto – spiega Pettinari – noi da sette anni ci battiamo per una riorganizzazione efficace e capillare che garantisca un’offerta congrua su tutto il territorio regionale e soprattutto che differenzi, a seconda della patologia pesante o lieve, l’assegnazione in struttura ed il conseguente recupero del paziente. Ad oggi però è tutto il contrario di quanto auspichiamo: le provincie di Teramo e L’Aquila hanno meno strutture di quelle di Pescara e Chieti e abbiamo pazienti psichiatrici lievi che vanno a finire in complessi che curano patologie gravi generando, oltre che un esborso maggiore di costi per la Regione, anche un ambiente di cura non adeguato per il paziente che potrebbe essere recuperato facilmente in ambienti idonei.
Non da ultimo ho posto all’Assessore Verì e al Presidente Marsilio una serie di domande per far luce anche sull’annosa questione delle vicende giudiziarie legate all’offerta psichiatrica in Abruzzo che nel corso dell’ultimo anno hanno portato all’arresto di tre persone. E’ bene ricordare che la Regione Abruzzo, ed in particolare il Dipartimento salute, ha l’obbligo di fare le idonee ispezioni e le opportune verifiche sul corretto comportamento delle quattro Aziende USL nell’aggiudicazione degli appalti per la gestione delle strutture territoriali per la salute mentale. Nello specifico – continua Pettinari – ho chiesto se, in ordine ai gravissimi fatti emersi ad aprile 2021, la Giunta ritiene di informare il Consiglio Regionale su quali atti o provvedimenti intendano assumere, al fine di adottare ogni misura utile di indagine interna che possa fare ulteriore luce sulla vicenda.
Per far luce invece sulle azioni mirate che intende questa Giunta per migliorare e valorizzare l’offerta dell’assistenza alla salute mentale ho posto l’accento su quali procedure il Presidente della Regione Abruzzo e l’Assessore alla Salute intendano porre in essere affinché venga rispettato il ricorso alle prerogative regionali in ordine al potere di vigilanza e controllo sulle Aziende Sanitarie Locali relativamente al controllo di gestione ed alla valutazione della qualità delle prestazioni sanitarie, erogate dalla Azienda USL di Pescara, in favore della salute mentale;
Se la Giunta Regionale, attraverso l’attività di vigilanza e di controllo sull’operato delle Aziende Sanitarie assicura, tra l’altro, l’uso corretto ed efficace delle risorse prendendo a parametro i valori standard nazionali o locali relativi alla qualità, all’appropriatezza, alla accessibilità ed ai costi;
Se sono a conoscenza che i posti letto ad “alta intensità assistenziale” sono appannaggio di soggetti privati, mentre i posti letto a “minore intensità assistenziale”, sono pubblici, con una prevalenza di strutture psichiatriche riabilitative concentrate nella ASL di Lanciano Vasto Chieti e nella ASL di Pescara;
Se sia noto che, per le strutture psicoriabilitative, Il tetto di spesa, 2016-2017, previsto dal DCA 48/2016 ammonta da € 16.130.160,75, di cui € 12.250.636,78 , circa 3/4, viene impiegato esclusivamente nella Aziende USL di Pescara e nella Azienda USL di Chieti, Lanciano, Vasto, per un totale di 418 posti letto, a fronte dei n. 28 posti letto previsti nella provincia di L’Aquila;
Se c’è consapevolezza che sussiste ancora una bassa offerta di Centri Diurni nella nostra regione come peraltro già emerso nel Piano Sanitario Regionale 2008/2010 e in tutti gli atti successivi;
Se, per far fronte alle diverse esigenze dei pazienti psichiatrici, siano stati stabiliti tempi e modalità operative per la gestione dei Servizi Territoriali, dedicati all’area della Salute Mentale;
Quali sono le risultanze dell’ennesimo Gruppo tecnico di lavoro, istituito con Deliberazione GR del 27.07.2020, n. 441, “Area Salute Mentale”
Infine ho chiesto se questa regione ha contezza se i pazienti autori di reato continueranno a convivere nelle stesse strutture con altri pazienti manicomiali e soprattutto con i giovani, non autori di reato, che presentano problematiche di salute mentale diverse.
Sono domande a cui purtroppo l’Assessore non ha dato risposte soddisfacenti – conclude Pettinari – ma dal canto mio posso affermare che continuerò a tenere alta l’attenzione su questo tema fin quando non saranno nero su bianco azioni e provvedimenti mirati a risolvere una questione che si trascina da troppo tempo tra inerzia e pressapochismo di chi si è alternato al governo della Regione Abruzzo”.