Si rinnovano i riti legati alla figura di San Martino di Tours in compagnia della Pro Loco a Magliano de’ Marsi

MAGLIANO DE’ MARSI-  Nella mattinata di domenica 14 novembre, la comunità di Magliano de’ Marsi vivrà un momento di fede e tradizione legata alla figura del santo vescovo Martino di Tours. Dopo la solenne Celebrazione Eucaristica delle 11, presieduta da don Emidio Cerasani parroco di Santa Lucia, la Pro Loco di Magliano de’ Marsi, nel pieno rispetto delle vigenti normative anti-covid, distribuirà ai fedeli delle gustose caldarroste.

Ricordiamo che il culto di San Martino a Magliano dei Marsi è molto antico ed era ben radicato nel dna della popolazione tanto da dedicargli un convento, sito in località denominata Carce – dove attualmente sorge il cimitero di Magliano- che aveva il titolo di parrocchia del paese, fino alle soglie del 1600 quando divenne parrocchia la chiesa di Santa Lucia.

L’affresco posto nella lunetta dell’ingresso principale della chiesa di Santa Lucia in Magliano de’ Marsi (a dx San Martino)

I due terremoti del 24 febbraio 1904 e quello disastroso del 13 gennaio 1915 fecero cessare l’esistenza di tale luogo sacro. Nonostante ciò, nella sera dell’11 novembre, tra i vicoli di Magliano si sentiva e si sente l’odore di pizza gialla, fatta con la farina del mais – marrocca in dialetto maglianese- odore di salsicce e broccoletti, di castagne cotte e si beveva il primo vino novello.

L’antico monastero di San Martino in Magliano de’ Marsi (prima del terremoto del 13 gennaio 1915)

Casomai, come nel tempo passato, si ironizza su coloro che portavano il nome del santo di Tours: “Martino ci sarai tu che si cornuto” una delle tante frasi dette in quelle occasioni. Passano gli anni, ma alcune tradizioni permangono, come quelle dal lato culinario.

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