Al Teatro dei Marsi, Figaro fa la barba a Don Basilio
AVEZZANO – Entra nel vivo della musica lirica il Teatro dei Marsi sabato 27 novembre alle ore 21:00 con una delle più famose opere di Gioacchino Rossini.
Va in scena “Il barbiere di Siviglia”, melodramma buffo in due atti musicato sul libretto scritto da Cesare Sterbini.
Sarà il Maestro Concertatore e Direttore Stefano Giaroli a dirigere l’Orchestra sinfonica delle Terre Verdiane e il coro del Teatro dell’Opera; la regìa è affidata ad Alessandro Brachetti che si è avvalso delle scenografie di Carlo Guidetti.
I costumi sono di Artemio Cabassi, realizzati da Arte scenica di Reggio Emilia.
A Siviglia, il Conte d’ Almaviva – interpretato dal tenore Francesco Tuppo – si perde dietro alla bella Rosina, il soprano Scilla Cristiano; ma il suo tutore Don Bartolo, a cui dà la voce il basso comico Fippo Polinelli, geloso e possessivo la tiene quasi prigioniera perché intende farne sua moglie per biechi motivi economici.
Il Conte imbastisce allora un sotterfugio: tacendo la sua vera identità riesce ad avvicinare Rosina, sotto il falso nome di Lindoro e presentandosi come studente; Rosina è attratta da Lindoro ma non sa come fare per incontrarlo, stante la sorveglianza messa in atto da don Bartolo.
Ecco allora che un barbiere di nome Figaro, il baritono Maurizio Leoni, si pone come aiuto per far incontrare i due innamorati. Il Conte/Lindoro potrà entrare in casa di Don Bartolo celandosi ancora sotto mentite spoglie: prima sarà un soldato di ventura e poi un istruttore di musica.
Ma Don Bartolo, messo in sospetto dal suo aiutante Basilio, con la voce di basso di Massimiliano Catellani, istiga Rosina contro il Conte insinuando contro di lui una sporca calunnia.
La complicità di Figaro permetterà ai due innamorati di preparare la fuga però, Don Bartolo, scoperta la cosa, rivelerà a Rosina la menzogna del Conte e Rosina, delusa e amareggiata, si appresta a concedersi al suo tutore.
A questo punto, il Conte rivela la sua sua identità e anche il perché del suo finto inganno. Rosina, chiarito il comportamento del Conte, accetta di sposarlo; a Don Bartolo non resta che fare buon viso a cattivo gioco.
Del cast di cantanti fanno parte anche il baritono Roberto Scardura, nella parte di Fiorello e Anna Capiluppi nelle vesti di Berta.