Avezzano e Marsica no Zone Economiche Speciali. Mario Casale: «Gravi responsabilità sui rappresentanti locali»
L’ultima scelta della Regione Abruzzo taglia fuori questo territorio da fondi importanti per lo sviluppo
AVEZZANO – Avezzano e la Marsica fuori dalla programmazione delle Zone Economiche Speciali. Una nuova conferma dell’irrilevanza politica e amministrativa delle zone interne e di questo territorio in particolare.
L’ultima mazzata alla Marsica e al suo capoluogo, infatti, è arrivata il 24 novembre scorso con le determinazioni in materia della Conferenza Stato-Regioni che anno tagliato fuori il territorio in questione.
Il tutto, dobbiamo dirlo, nel silenzio e l’indifferenza generale.
D’altronde c’è il Green-Pass, il Super Green-Pass, il Green-Pass Spider, il Covid-19, le varianti del Covid-19 che attraversano tutto l’alfabeto greco, le riaperture, le chiusure, le zone rosse, gialle, bianche, tutte tranne le Zone Economiche Speciali.
Una determinazione che taglia le gambe, lo vogliamo dire con chiarezza, ai progetti di sviluppo ed espansione economica e sociale di Avezzano e della Marsica.
Una decisione che evidenza la totale inadeguatezza dell’attuale autoproclamatasi classe dirigente di Avezzano e della Marsica che prende solo sberle e incassa promesse a lungo termine (leggi il “fra 6 anni Avezzano avrà il nuovo ospedale(sic!).
Sulla questione interviene Mario casale, ex assessore dell’Amministrazione comunale del Sindaco di Avezzano, Professor Mario Spallone, ed esponete storco della sinistra avezzanese.
Questa l’analisi di Mario Casale.
«Apprendo che la Marsica è fuori dai fondi assegnati per le infrastrutture 2021. Con la programmazione delle Zone Economiche Speciali (ZES) avrebbero potuto avere un ruolo significativo il Nucleo industriale di Avezzano e l’Interporto della Marsica.
In particolare la valorizzazione dell’interporto, utile per lo sviluppo del territorio e sicuramente competitivo con quello di Manoppello, avrebbe potuto in parte riequilibrare lo strabismo politico ed economico da cui è afflitta la giunta regionale di destra.
Nel dettaglio la conferenza Stato-Regioni del 24.11.21 ha approvato il decreto che destina alla Regione Abruzzo 62 milioni e 900mila euro, così ripartiti:
- quasi 20 milioni di euro per il porto di Ortona e per infrastrutture ferroviarie e stradali;
- quasi 9 milioni per il porto di Vasto;
- ferrovia Fossacesia-Castel di Sangro per oltre 24 milioni di euro;
- 10 milioni di euro per l’area industriale di Manoppello per il potenziamento della rete logistica e dello snodo interportuale.
“Avezzano e la Marsica sparite dalla programmazione delle Zes già nel 2020”
Secondo la giunta regionale i progetti sono frutto delle indicazioni della giunta precedente, una banale bugia per giustificare la superficialità delle scelte.
In questo quadro sottolineo che la decisione di escludere la Marsica è già evidente nella zonizzazione di settembre 2021, in cui Avezzano e le sue particelle territoriali non compaiono più, mentre sono presenti tutti i comuni poi finanziati.
Insomma la scelta finale nella conferenza Stato-Regioni è tutta della attuale giunta di centro destra.
Infine appare chiaro che nessun consigliere regionale, in questo caso quelli di centro sinistra, si è battuto per inserire il Comune di Avezzano con eventuali progetti all’interno del finanziamento.
“Gravissimo e colpevole il silenzio dei consiglieri del territorio e del Comune di Avezzano”
Ultimo, per modo di dire, l’assenza totale del Comune di Avezzano che si è fatto sfilare il finanziamento senza parlare e senza denunciare la marginalizzazione del territorio.
Personalmente dal civismo del “sospeso” e della sua variegata maggioranza non è lecito aspettarselo. Insomma un finanziamento di qualità scippato per carenze amministrative e politiche.
Una nota per la stampa: è sospesa anch’essa, visto che tace colpevolmente sul disastro amministrativo della città?». Mario Casale.
Condividiamo pressoché tutta l’analisi di Casale, anche se riteniamo del tutto ininfluente, a nostro avviso, andare a fare le pulci alla presunta destra e alla presunta sinistra. Roba del ‘900.
La verità è che la Marsica ed Avezzano hanno avuto un trattamento egualitario da tutti gli schieramenti che hanno governato la Regione.
Ma sarebbe un errore piangersi addosso e come al solito dare la colpa agli altri cattivi.
A nostro avviso la colpa è tutta interna, in scelte, miopia della classe dirigente attuale, cultura sociale e politica, connessione con la realtà e tanto altro ancora.
Concludiamo mettendo insieme un proverbio con una famosa citazione latina.
È vero infatti che se da una parte “Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur”, che significa “Mentre a Roma si discute, Sagunto è espugnata”, dall’altro è anche vero che “Chi è causa del suo mal, pianga se stesso”.