Un Cioccolatino Storico. Presepe o Albero di Natale? Storia di questi due importantissimi simboli del Santo Natale

AVEZZANO- Buongiorno carissimi lettori ma soprattutto benvenuti al consueto appuntamento con i racconti del Cioccolatino Storico. Ormai mancano pochissime ore alla solennità del Santo Natale e già immaginiamo la frenesia che si può percepire in ogni casa: la cena della vigilia da prepara, il pranzo di Natale, i regali etc insomma tutte quelle caratteristiche che si possono “respirare” in questo periodo dell’anno. Ma oggi noi di Espressione24 vi invitiamo -ovviamente se sia possibile- nel fermarvi dinanti al vostro Presepe oppure al vostro Albero di Natale e porvi questa domanda: “Ma cosa sappiamo su questi due simboli del Natale?”.

Insomma, per farvela breve, oggi vi racconteremo la storia del Presepe e dell’Albero di Natale, dai seguiteci. Per quanto concerne l’origine del Presepe, o meglio della rappresentazione della prima natività, bisogna spostarsi nella meravigliosa città di Roma. Lungo Via Salaria (di fronte a Villa Ada), precisamente all’interno delle catacombe di Priscilla (struttura del III secolo d.C.) tra le incisioni che rappresentavano comparve uno strano affresco. Una donna che allatta il figlio, un uomo che lo indica ed una stella.  Quella è la prima rappresentazione della Natività; l’uomo che indica è il Profeta Balaam, Maria ed il piccolo Gesù e la stella che ricalca la citazione del libro dei Numeri (24,17): “una stella spunterà da Giacobbe e uno scelto da Israele”.

Affresco della Natività (Catacombe di Priscilla, Roma)

Verso il IV secolo d.C., le rappresentanti muteranno. Ad esempio nel cosiddetto sarcofago di Stilicone (conservato nella basilica di Sant’Ambrogio a Milano) compare, per la prima volta la capanna. Inoltre vengono incisi il bue (simbolo del popolo ebraico) e l’asinello (simbolo del popolo pagano). Solo nel V secolo, a ridosso del 431 d.C anno del concilio di Efeso, venne inserita la figura di San Giuseppe e venne “canonizzato” il culto della Sacra Famiglia.

Il Sarcofago di Stilicone (Sant’Ambrogio, Milano)

Ma quando pensiamo al Presepe la prima figura di santità che ci viene in mente è Francesco d’Assisi ed il suo “presepe” a Greccio (RI). Siamo nel 1223, su invito di Giovanni nobile di Greccio, Francesco venne in quel borgo e sulla montagna realizzò il primo presepe. In questo modo il nostro illustre conterraneo Tommaso da Celano ci racconta come si è svolta la prima realizzazione del presepe: “Se vuoi che celebriamo a Greccio il Santo Natale di Gesù, precedimi e prepara quello che ti dico (XXX capito Vita Prima)”.

Santuraio di Greccio (RI)

Da quel momento la fede incontrò l’arte! In ogni angolo del Mondo si realizzano i presepi. Tra tutti questi luoghi ci piacerebbe ricordare San Gregorio Armeno: siamo intorno al 1600 quando gli artigiani, su commissione dei aristocratici locale, si diedero da fare per creare la bellezza del presepe Napoletano. E tutt’ora San Gregorio Armeno è meta di turisti.

Esempio di Presepe napoletano

Ed ora vi raccontiamo l’origine dell’Albero di Natale. “C’era una volta..” così ci verrebbe da scrivere, ma in questo caso di fiabesco non c’è nulla anche perché l’abete, una pianta sempre verde, era assai venerata dalle popolazioni celtiche e i Druidi (sacerdoti dei popoli Celtici) vedevano in esso un simbolo di vita da onorare con diverse feste. Anche i nostri avi, ovvero gli Antichi Romani, alle calende di gennaio (il primo giorno dell’anno) amavano regalarsi un rametto di abete come simbolo di buona fortuna. Anche il mondo ebraico prima e cristiano poi riprese l’importanza di questo albero.

Fatta questa piccola premessa, ora passiamo alla storia dell’albero di Natale. Il primo albero di Natale come oggi noi lo intendiamo venne introdotto in Germania nel Natale del 1611 quando la Duchessa di Brieg, che – secondo la leggenda- aveva già fatto adornare il suo castello per festeggiare il Natale, quando si accorse che un angolodi una delle sale dell’edificio era rimastocompletamente vuotoOrdinò quindi che un abete del giardino del castellovenisse trapiantato in un vaso e portato in quella sala.

I nostri cugini d’oltralpe (i francesi) addobbarono il primo Albero di Natale nel 1840 e fu fortemente voluto dalla duchessa d’Orleans. Inizialmente, soprattutto nell’ambiente cattolico francese, ci fu un po’ di diffidenza nei confronti dell’Albero di Natale visto che veniva identificato come “cosa protestante” ma poi le cose cambiarono fortunatamente.

Ma ci sono “casi” in cui l’Albero di Natale diventa il simbolo della ricerca dell’amore della vita, come nel caso dell’Albero di Natale di Tallinn (Estonia). Siamo nel 1441 quando nella piazza del municipio di Tallinn fu eretto un grande abete attorno al quale uomini e donne non sposati ballavano alla ricerca dell’anima gemella. Come si dice in questo caso, “paese che vai, usanza che trovi”.

Un caro augurio di Buon Natale a tutti voi.

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