Una nuova inchiesta sulla Sanità Regionale (I)
AVEZZANO – Stamani a parte la neve, studenti e bambini dell’asilo a casa con una serie di dubbi: ricomincia la DAD? Ricomincia il lockdown? Perché l’Abruzzo è di nuovo “zona gialla”?
E’ ancora emergenza pandemia?
Le Regioni hanno invocato il rinvio della riapertura delle scuole e il Governo avrebbe avviato addirittura il ricorso al TAR della Campania.
Ma a due anni dall’inizio della pandemia resta ancora un grosso dilemma: perché la linea di difesa sanitaria primaria, ovvero gli ospedali, non è stata ancora messa a posto?
Secondo le informazioni governative i denari per operare ci sarebbero e, si dice, sarebbero a disposizione delle regioni, ma queste non hanno avviato quasi nulla, allora perché non commissariarle?
All’Ospedale di Avezzano erano iniziati lavori ma poi che fine han fatto?
Che senso ha aver compiuto in 12 mesi la vaccinazione di circa 45-47 milioni di persone e poi non riuscire a effettuare la terza somministrazione in tempi brevi?
Tra l’altro si stanno avviando le vaccinazioni dei bambini da 5-6 anni in poi e sarebbe utile avere informazioni più dettagliate.
Il Comune, stretto anche in ben altra crisi, appare silenzioso al riguardo come se i toni eclatanti fossero terminati…
Ma soprattutto: perché è stato smantellato l’hub alla Scuola Vivenza per sostituirlo con quello, assai più piccolo, di Via Fucino alla ex-Scuola Marini?
Giungono notizie di presenza rilevante di positivi presso l’Ospedale di Avezzano, in vari reparti fra i quali anche quello di dialisi e, stamani, presso gli ambulatori di Via Monte Velino, fra gli addetti – infermieri – serpeggiava un notevole nervosismo per via degli assembramenti nei corridoi o nelle stanze e nelle aree di accesso ai vari reparti ed ambulatori.
Nervosismo giustificato?
Entro certi limiti si, ma resta sempre il fatto che si ha l’impressione che la Sanità locale e regionale sia al limite di una nuova crisi e, comunque, esiste una criticità latente della quale cercheremo di trovare le ragioni avviando una nuova inchiesta sullo stato delle strutture sanitarie e della sanità in genere regionale.
Non bisogna dimenticare infatti che esiste sempre un problema di “posti-letto” e di gestione degli accessi al PS con OBI annesso anche se un miglioramento potrebbe derivare dal fatto che il PS ha oggi, finalmente, il suo primario.
I – (segue)