Capistrello. Calo demografico inarrestabile. Residenti poco sopra i 5000

CAPISTRELLO – Continua in maniera inesorabile il calo demografico del comune. Al 31 dicembre 2019 i residenti si sono attestati a 5051 e continuando di questo passo l’anno prossimo di questi giorni, i capistrellani saranno meno di 5000.

Dato molto allarmante le nascite; il 2019 ha visto arrivare solo 23 bambini, di questi 13 femminucce e 10 maschietti. Di contro ben 66 persone ci hanno lasciato. Come si può osservare l’andamento nazionale va a rispecchiarsi perfettamente con quello locale, è viene accentuato proprio in quelle zone dove maggiori sono le difficoltà legate a mancanza di lavoro.

Tornando ai dati statistici dei 5051 residenti 2576 sono femmine e 2475 sono i maschi. In particolare: la popolazione compresa tra i 0 e i 19 anni sono 738 (15%); tra i 20 e i 39 1135 (22%); tra i 40 e i 59 1542 (30%); tra i 60 e i 69 1247 (24%); infine tra gli 80 anni e oltre 389 (7%). Gli stranieri residenti extracomunitari sono 216 e comunitari 72 per un totale di 284. Più di 100 hanno scelto di andare in altri posti per la cronica mancanza di attività lavorativa. Sono stati celebrati 14 matrimoni religiosi (8 nella parrocchia e 6 in altri posti) e 2 matrimoni civili a dimostrazione che mettere su famiglia è sempre più programmato come programmata è l’intenzione di avere figli e, a quanto pare, gli incentivi governatici non stanno dando i frutti sperati, almeno per il momento, dovendo, tra l’altro, fare i conti con l’ISEE per accedere a tali benefici.

Lo spostamento delle persone dal luogo di residenza verso altre località è stato di 91 compensate dall’arrivo di 81 che hanno scelto Capistrello o che sono tornate ad abitarvi. Altro dato interessante, 81 persone hanno fatto richiesta del reddito di cittadinanza. Un’attenta analisi sulle attività lavorative è difficile e complessa, tuttavia considerando vari settori risultano evidenti le difficoltà nel primo (agricoltura pari a zero, più consistente l’allevamento); difficoltà notevoli per artigianato (anche per la mancanza di un’area destinata ad accogliere imprenditori) e commercio schiacciato più degli altri paesi dalla vicinanza dei Centri Commerciali di Cappelle- Avezzano (5 minuti di tangenziale).

Insomma un aspetto non certo esaltante, che certamente ha avuto origine dalla crisi lavorativa degli ultimi 10 anni e che non vede modo di arrestarsi. Un ultimo dato che avvalora quanto già espresso: 7 giovani laureati (i famosi cervelli in fuga) nel 2019 hanno scelto l’estero per l’inizio dell’attività lavorativa e si vanno ad aggiungere ad altri giovani che avevano fatto la medesima scelta negli anni precedenti. Infine il futuro è ancora meno roseo perché, scendendo al di sotto dei cinquemila abitanti, verrà ridimensionato il contesto amministrativo rispetto alle leggi nazionali, come si ridimensionerà ulteriormente la struttura scolastica visti i numeri in continua discesa.

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