Magliano Dei Marsi. La Pro Loco rinnova l’appuntamento con i gustosi “chiortani” di San Biagio
MAGLIANO DE’ MARSI- “Mìittici nòmo Bbjàso, ca ttè’ rrèmpie lla òcca”. Così recita un antico proverbio maglianese che, in qualche modo, sottolinea il grande rapporto tra San Biagio e il grazioso paese posto sotto il Monte Velino. Una rapporto che travalica anche l’aspetto sacro per approdare a dolci tradizione, come i “Chiortani”.
A tal proposito, giovedì 3 febbraio alle ore 18 la comunità di Magliano de’ Marsi si ritroverà all’interno della magnifica chiesa parrocchiale di Santa Lucia ove don Emidio Cerasani presiederà una Santa Messa in memoria del Santo armeno. E come da tradizione, i membri della Pro Loco di Magliano de’ Marsi, e nel pieno rispetto delle normative anti-covid vigenti, al termine della celebrazione eucaristica distribuiranno i “chiortani” benedetti.
Storicamente, cosa sappiamo di questo rapporto tra Magliano e San Biagio? La festa del santo martire armeno Biagio, che si celebra il 3 febbraio, è una ricorrenza che per la comunità di Magliano si perde nella notte dei tempi. Le fonti storiche ci dicono che poco distante dal centro abitato, lungo la via che porta a Rieti, sorgeva una cappellania dedicata a San Biagio. La zona dove sorgeva la cappellania venne e viene tutt’ora definita “Santo Bbiaso”: un luogo ahimè disabitato che sta cadendo in rovina. Purtroppo non siamo in possesso delle informazioni riguardanti la fondazione di tale chiesa, sappiamo però, grazie al resoconto di una visita pastorale del vescovo dei Marsi che la chiesa era splendida sia per l’aspetto artistico e sia per l’arredo liturgico con la presenza di un maestoso crocifisso ligneo del ‘700.
Però nel febbraio del 1861 successe un fatto davvero eclatante. Un manipolo di mercenari del regno delle due Sicilie che da Rieti si stavano dirigendo verso Napoli passarono per di lì e la saccheggiarono. L’Abate della cappellania, tale Domenico Tavani, prese le reliquie del santo, i chiortani e la benedizione della gola e la trasferì nella cappellania dedicata ai santi Giovanni Battista e Carlo nel cuore di Magliano lungo via Petronilla Paolini (il giro di Tornoterra).
Ma alla fine cosa sono questi “Chiortani”? Non sono altro che ciambelle oppure panetti morbidi con anice: danno il loro meglio con la Nutella oppure con vari salumi. E’ stata, per molti secoli, tra i dolci preferiti dei piccoli (e non solo) maglianesi.