Un Cioccolatino Storico. “Alla Cantina de Garibaldi se magna e se beve, ma non se paga!”
MAGLIANO DE’ MARSI- Buongiorno carissimi lettori ma soprattutto benvenuti al secondo appuntamento con i racconti del Cioccolatino Storico. In questo primo sabato di febbraio proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta degli aneddoti legati al tradizionale “gioco del cacio” di Magliano de’ Marsi. Come sempre, prima di iniziare, ringraziamo il professor Rodolfo Tavani per la sua preziosa testimonianza storica.
Siete pronti? Dai che iniziamo:
Protagonista della storia che vi sto per raccontare è Angelo Del Manso detto “glio biroccio” e della pezza di formaggio finita all’interno della sua cucina. Siamo nei giorni vicini al carnevale del 1956 l’anno della grande nevicata, ed i maglianesi si apprestavano nel giocare le ultime partite al gioco del cacio. Il signor Angelo aveva la propria abitazione appresso alla nota cantina di Peppino Caricò – nota osteria del paese – esattamente dove via Petronilla Paolini curva. Caratteristica peculiare della casa del signor Angelo era un piccolo cortiletto posto sotto il piano stradale che dava sulla porta della sua abitazione. Ma qualcuno, dall’Appellaturo – luogo di partenza e arrivo del gioco – tirò una botta molto forte: la pezza di formaggio entrò nel cortiletto del signor Angelo e la porta era aperta. Con la forza del tiro, la pezza di formaggio imboccò l’uscio della casa e andò a finire dentro la cucina: Angelo, vedendosi arrivare il formaggio in casa, non fece altro che ringraziare il Cielo per questo dono e lo nascose nella dispensa. I giocatori si videro chiudere la porta dinanzi, senza che la pezza di formaggio venisse restituita: se ne andarono furiosi come non mai.
“Glio Biroccio”, che era una persona molto socievole e scherzosa, il giorno seguente al misfatto quando quelle stesse squadre stavano giocando, andò in cantina e prese la pezza di formaggio e la tagliò, dalla sua botte prese il suo miglior vino. Dinanzi casa sua mise un’insegna dove c’era scritto “Alla cantina di Garibaldi si magna, si beve e non se paga” ed invitò le squadre a prendersi un momento di sosta presso la sua abitazione: i giocatori della pezza scomparsa accettarono l’invito e consumarono la loro pezza con il vino “deglio Biroccio”.
Un Abbraccio Storico