Camera acustica al Teatro dei Marsi, da Harmonia Novissima al pubblico appassionato di musica

AVEZZANO – Per il Teatro dei Marsi, una dotazione di prestigio che renderà ancor più godibili i concerti che in esso si terranno.

È Harmonia Novissima ad aver allestito sul palco del Teatro una camera acustica che, costituita da otto pannelli lignei lunghi 10mt e alti 3mt, consentirà di apprezzare le ricercatezze del suono proveniente dagli strumenti utilizzati, permettendo una migliore diffusione e rinvio del suono verso la sala.

 Le superfici modulari racchiudono il palcoscenico e la presenza tra di esse di un pannello risuonante ottimizza il suono in esso prodotto facilitando, da un lato il rapporto tra gli orchestrali e il direttore e dall’altro, incanalando la musica verso il pubblico. E’, a tutti gli effetti, un vero e proprio strumento musicale perché se ne può cambiare la configurazione in rapporto alla grandezza del palcoscenico e della composizione orchestrale e poiché è costruita allo scopo di ottenere che le superfici che la costituiscono interagiscano con le onde e frequenze sonore, può essere, una volta installata, tarata – con massima precisione – nella riflessione delle onde sonore, garantendo quindi, la massima qualità della risposta acustica in ogni ambiente.

Il Teatro dei Marsi di Avezzano

Ebbene, venerdì 11 febbraio alle ore 21 gli appassionati di musica potranno godere di tale nuovo allestimento durante il concerto del pianista IVO POGORELICH che si esibirà su un programma interamente dedicato a Frederich Chopin: la Polacca Fantasia op. 61, la Barcarola op 60 e infine la Terza  Sonata in si minore op. 58.

Nasce in Jugoslavia e studia musica sin dall’età di 7 anni; prosegue poi gli studi presso la Scuola Speciale di musica “P. I. Tchaikovsky” di Mosca, e poi, presso il Conservatorio sempre a Mosca. Nel 1976 incontra la pianista Alisa Kezeradze con la quale intraprende un intenso rapporto professionale; ridefinisce la sua tecnica e acquisisce le conoscenzav di generazioni di famosi pianisti. Saranno la settima da Beethoven e la quinta da Liszt a far sì che il pianista trovi un suo esclusivo posto nel firmamento del pianismo mondiale. Tra gli anni ’70 e gli anni ’80 partecipa e vince numerosi e importanti concorsi pianistici, guadagnandosi l’attenzione interessata di critica e pubblico. Nel 1980 escluso, senza giustificato e mai chiarito motivo, dal Concorso Pianistico Internazionale Fryderyk Chopin a Varsavia, guadagnò ulteriore conoscenza presso la comunità musicale mondiale che ne riconobbe le interpretazioni anticonvenzionali la tecnica straordinaria e u’interpretazione innovativa e fantasiosa. Da allora si è esibito nelle priù prestigiose sale del mondo. Insieme ai concerti, già dal 1981 ha curato importanti registrazioni discografiche con la Deutsche Grammophon arrivando a collezionare 14 album e 3 video che sono in proprietà degli esperti ascoltatori di tutto il mondo.

Ancora sabato 12 febbraio sempre alle ore 21:00 sarà il pianista italiano FILIPPO GAMBA a deliziare il pubblico, esibendosi in un repertorio che include nella prima parte le sonate op. 109 e op. 110  composte da Ludwig Van Beethoven, mentre nella seconda parte il protagonista sarà Johannes Brahams di cui Gamba suonerà Tre Intermezzi op.117 e  Sette Fantasie op.116.

Ha studiato con Renzo Bonizzato, diplomandosi al Conservatorio di Verona, città dove è nato, con Maria Tipo e con Homero Francesch. Nel luglio 2000 vince il Primo Premio al Concours Géza Anda di Zurigo; viene inoltre insignito da Vladimir Ashkenazy, del “Premio Mozart” per la migliore interpretazione del concerto per pianoforte ed orchestra dello stesso autore. Colleziona vittorie a concorsi e partecipa a concerti e a giurie musicali; suona con alcune delle più famose e prestigiose orchestre europee e internazionali sotto la direzione di altrettanto importanti direttori d’orchestra. Si dedica anche alla musica da camera con significative collaborazioni italiane e internazionali con una particolare attenzione rivolta alla produzione discografica che lo vede, insieme con Ashkenazy e Marinescu, ad incidere per la casa discografica Labour of Love Records. Due concerti mozartiani e treCD, da solista, dedicati a Beethoven, Brahms e Mendelssohn.

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