Donne del 2022, sempre in prima linea
Sarà che ormai sto invecchiando, sarà che il tempo non passa mai invano, sarà che ormai voglio prestar attenzione solo all’essenziale… devo confessare di non voler più celebrazioni per la donna.
Già il fatto che si parli di ‘giornata/festa’ della donna mi suscita un moto di ribellione; ma gli altri giorni di chi sono? esistiamo? lavoriamo? ci occupiamo dei figli, della casa, della spesa? E allora… pure basta con queste discutibili manifestazioni di allegria (che invece celano la tragica realtà di 6 donne vittime di femminicidio nei soli due mesi del 2022 e ben 62 in tutto il 2021), di riconoscimenti (di che cosa poi? Dell’essersi fatte ammazzare?) e di feste (e che c’è da festeggiare?)!
E c’è poi un’altra cosa che davvero farebbe la differenza. Dovrebbero esser gli uomini a parlare delle donne e non le donne stesse; dovrebbero esser gli uomini a parlare delle donne ad altri uomini. Questo sì, sarebbe un atto rivoluzionario! Questo sì, segnerebbe la svolta! L’autoreferzialità, di cui sono ammantate le cerimonie e le celebrazioni, è inutile oltre che dannosa e queste, a parer mio, creano davvero discriminazione e separazione.
Dovrebbero esser gli uomini a parlare delle donne ad altri uomini. Questo sì, segnerebbe la svolta! L’autoreferzialità di cerimonie e celebrazioni, è inutile oltre che dannosa e queste creano discriminazione e separazione.
Ieri la pandemia, oggi il conflitto nelle terre dell’Est le donne continuano a vivere faticosamente la loro vita, ora per un lavoro che traballa sempre di più (le prime ad essere collocate in home working sono state proprio le donne), ora per tentare di salvare la vita propria e dei figli fuggendo da paesi e città diventati scenari di guerra. Sempre in prima linea.
No. Non ho voglia di celebrare o di festeggiare. La donna è sempre. La donna è ovunque. Perché farle il regalo di un giorno? IO VOGLIO TUTTI I GIORNI.
GLI APPUNTAMENTI IN ABRUZZO
Nel frattempo, leggo di una serie di eventi che si tengono in tutta Italia per confondere acque e persone; giusto per chiarire: domani dalle 00:00 alle 21 è indetto uno sciopero generale del pubblico trasporto per protestare contro ogni forma di violenza, discriminazione o precarietà sulle donne o di genere.
Su questa corda si pone l’incontro che la Senatrice Pezzopane ha avuto con le Democratiche comunicando loro che sarà candidata, nelle prossime elezioni, a sindaca della città di Aquila, anticipando alcuni punti programmatici che supereranno l’ampasse in cui sono state lasciate le donne dall’attuale amministrazione.
Sempre all’Aquila, domani alle ore 10:30, nella sala Ipogea di Palazzo dell’Emiciclo si terrà un evento, LE DONNE LASCIANO IL SEGNO”, organizzato dal Comitato Unico di Garanzia del Consiglio Regionale dell’Abruzzo “per valorizzare l’ecletticità della donna nella civiltà contemporanea e trasmettere un messaggio positivo sul ruolo e il valore delle donne, ormai ampiamente testimoniato in qualunque campo della vita: artistica, sociale, imprenditoriale, sportiva e letteraria”.
Parteciperanno sette donne che testimonieranno delle loro esperienze nei loro specifici settori professionali: Francesca Romana Stornelli (architetta e pittrice), Marica Branchesi (astrofisica e professoressa), Antonella Di Tonno (vice responsabile nazionale Coldiretti Donne Impresa), Federica Di Natale (campionessa di pattinaggio a rotelle corsa), Emilia Di Pasquale (pianista e compositrice), Valeria Bellobono (scrittrice, autrice e favolista), Alessandra Relmi (attrice). Il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, la presidente della Commissione Pari Opportunità Maria Franca D’Agostino e la presidente del Cug Chiara Colucci.
Sempre a L’Aquila, oggi, in occasione della Giornata Internazionale, è previsto l’ingresso gratuito per le donne al MuNDA, nei musei e nei luoghi della cultura statali. L’orario di apertura è 8.30/19.30. Ultimo ingresso ore 19.