Il punto giornaliero sull’Emergenza Ucraina
Anche oggi con Espressione24 vi riportiamo le notizie più importanti sulle mosse della nostra regione per quanto riguarda l’Emergenza in Ucraina.
Partiamo da un informativa per quanto riguarda la questione dei minori dall’Ucraina.
La drammatica emergenza dei profughi provenienti dall’Ucraina, impone un eccezionale e comune impegno delle istituzioni nel tentativo di fornire adeguata accoglienza ed attivare tutti i percorsi di assistenza, volti a garantire il rispetto della protezione umanitaria e prevenire possibili abusi delle condizioni di vulnerabilità in cui gli stessi versano.
Al fine di evitare equivoci e di sgomberare il campo da possibili distorsioni dell’informazione che viaggia anche sui social network, quasi sempre in buona fede ma con scarsa conoscenza delle norme che regolano anche le misure di accoglienza, è fondamentale chiarire che: dai paesi in guerra NON si fanno adozioni – lo specificano le leggi internazionali e lo motiva il buon senso; inoltre, lo ha ribadito di recente l’Ambasciata d’Ucraina anche nei confronti dell’Italia.
Fortunatamente la maggioranza dei minori che giungono nel nostro territorio sono accompagnati da un genitore o da un parente.
In ogni caso, qualunque sia il mezzo mediante il quale i profughi ucraini arrivino in Italia, occorre sempre considerare che, quando si tratta di minori non accompagnati da almeno da uno dei genitori, la legge dispone che la loro situazione debba essere valutata dagli Uffici Giudiziari Minorili (Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni e Tribunale per i Minorenni).
Passiamo sul fronte accoglienza.
Di fronte all’Emergenza profughi, la Regione Abruzzo deve decidere cosa vuole fare: accoglienza e integrazione o semplice ospitalità di tipo alberghiero?
Non è una provocazione ma la domanda sincera che ci poniamo dopo aver appreso dell’ordinanza- convenzione tra le istituzioni abruzzesi e gli albergatori che prevede la sistemazione delle persone in fuga dall’Ucraina.
Il presidente di Arci Abruzzo, Valerio Antonio Tiberio, commenta così l’accordo firmato da Regione e le associazioni degli albergatori.
“Secondo questa ordinanza – spiega Tiberio – i rifugiati saranno ospitati negli alberghi al prezzo di 60 euro, senza alcun supporto sociale.
Caro Presidente Marsilio, lo diciamo con franchezza: l’accoglienza è un’altra cosa. Il sistema di accoglienza progettato in collaborazione con le Prefetture prevede servizi come l’assistenza sanitaria, la mediazione linguistica e culturale, l’accompagnamento a scuola dei bambini, tutti gestiti da operatori sociali. Il costo per la collettività è di 30 euro a persona.
Questa differenza di fondi tra ospitalità alberghiera e accoglienza istituzionale ci lascia sinceramente sconcertati. Vogliamo che sia chiaro – conclude Tiberio – che non è in discussione l’impegno degli Enti di Terzo Settore per far fronte al dramma dei profughi ucraini. Queste persone scappano da una guerra, non sono turisti: hanno e avranno bisogno di un supporto vero”.