Il rettore Edoardo Alesse replica a Morgante e Pensa sulle mense di Roio e del Polo Economia

L’AQUILA – In merito alle affermazioni e alle dichiarazioni contenute nel comunicato firmato dalla presidente del consiglio d’amministrazione dell’Adsu L’Aquila, Dott.ssa Eliana Morgante, e dal vice- presidente, Dott. Antonio Pensa, comparso nei giorni scorsi sugli organi di stampa locali, il Rettore dell’Università dell’Aquila, Edoardo Alesse, rende noto quanto segue:

«In riferimento alla situazione della mensa del polo universitario di Economia , si precisa che gli uffici tecnici dell’Università sono consapevoli del problema causato dalle infiltrazioni e si sono già attivati da tempo per risolverlo.

Si tratta di infiltrazioni concentrate e localizzate in corrispondenza dei discendenti, ma per intervenire è necessario, per ragioni tecniche, che ci siano condizioni meteorologiche ottimali, di assenza di precipitazioni e rialzo delle temperature. Per questa ragione, finora, non è stato possibile procedere.

Un primo intervento, sempre se le condizioni meteorologiche lo consentiranno, è stato già programmato per la prossima settimana, subito dopo le festività pasquali.

In riferimento, invece, alla mancata riapertura della mensa del polo di ingegneria di Roio – prosegue Alesse -, il documento che il Rettore ha sottoscritto insieme agli studenti, ai docenti e ai dipendenti UnivAQ che studiano e lavorano in quella sede accademica, chiede una data certa sulla riattivazione del servizio – fermo da oltre due anni – giacché l’azienda, a dispetto della trasparenza e della serietà rivendicate dalla presidente Morgante e dal vice presidente Pensa, ha fornito, in merito alla data di fine lavori dell’intervento di ripristino, una serie di scadenze contornate da estrema vaghezza, tutte, peraltro, puntualmente disattese.

Basta rileggere quanto affermato dagli stessi vertici aziendali nei mesi scorsi, quando è stato dichiarato prima che la mensa avrebbe riaperto “dopo le vacanze di Natale”, poi “prima dell’inizio del secondo semestre”, infine “entro il 30 marzo“.

La verità è che la data del 20 aprile è stata comunicata dall’Adsu solo dopo le ripetute sollecitazioni arrivate da studenti, personale e corpo docente, non più disposti a tollerare il persistere del disservizio.

Ci auguriamo, per il bene dei nostri studenti e di tutto il personale tecnico, amministrativo e docente del polo universitario di Roio, che la scadenza del 20 aprile venga rispettata, considerando che ci stiamo avviando verso la seconda parte del secondo semestre.

Così come ci auguriamo che la presidente e il vice presidente Adsu diano risposte altrettanto rapide e certe sulla caserma Campomizzi, lavorando, a breve termine, per la riapertura delle sale studio, che, come sottolineano i rappresentanti delle organizzazioni studentesche, sono inspiegabilmente chiuse da oltre due mesi, malgrado ci siano, sempre a detta degli studenti, tutte le condizioni per renderle di nuovo fruibili, e, nel lungo termine, affinché vi sia una proroga dell’accordo con il Ministero della Difesa per il mantenimento della struttura fino all’avvenuta ricostruzione di una nuova Casa dello Studente.

L’eventualità di un mancato rinnovo dell’accordo con il Ministero – conclude il Rettore -, con la conseguente, inevitabile chiusura della Casa dello Studente, della mensa e degli altri servizi attualmente ospitati dalla caserma, avrebbe infatti conseguenze devastanti non solo per gli studenti, i lavoratori e l’Università ma per tutto il territorio».

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