Ad Ortucchio Convegno su “Chiesa, Turismo e Sport”
ORTUCCHIO- Nella giornata di ieri si è tenuto ad Ortucchio l’importante convegno dal titolo “La missione della Chiesa nel turismo e nello sport”.
In mattinata si è riunita, sempre nel centro fucense, la consulta di Pastorale per il turismo, sport e tempo libero coordinata dal Vescovo delegato mons. Michele Fusco, dal responsabile regionale Mario Ialenti e dal direttore diocesano e parroco di Ortucchio, padre Riziero Cerchi. Una volta terminata la consulta, accompagnati dal sindaco Raffaele Favoriti e dai suoi collaboratori, si è svolto un tour storico-artistico fra le bellezze del piccolo borgo, con la visita al Santuario parrocchiale di Sant’Orante e al bel Castello Piccolomini di Ortucchio.
A seguire, alla presenza del vicario generale della diocesi di Avezzano, don Francesco Tudini, presso la sala consiliare, la tavola rotonda curata da don Gionatan De Marco, direttore dell’ufficio nazionale Cei per il Turismo, Sport e Tempo Libero che ha dialogato con i direttori degli uffici diocesani di Abruzzo e Molise e con l’amministrazione comunale.
Viceversa, nel pomeriggio l’evento in questione si è spostato all’interno della chiesa parrocchiale di Santa Maria Capodacqua ove si è tenuta conferenza aperta a tutti con attenzione particolare ai sindaci, agli assessori regionali, agli enti e alle associazioni che si occupano di turismo, cultura e valorizzazione del territorio, ai dirigenti scolastici.
Le relazioni centrali sono state a cura di don Gionatan De Marco e di Pierluigi Magistri, professore dell’Università degli Studi “Tor Vergata” di Roma e membro della Consulta nazionale Cei per il Turismo, Sport e Tempo Libero. Le conclusioni del convegno sono state a cura del Vescovo dei Marsi, mons. Giovanni Massaro.
“L’evento – afferma padre Riziero Cerchi, responsabile diocesano pastorale del turismo e moderatore del convegno – è nato con la finalità di promuovere lo sport come crescita integrale della persona umana e avviare un percorso di sviluppo del “turismo conviviale” come nuova frontiera per la valorizzazione di un territorio, come quello marsicano, ricco di fede, di cultura, di arte e di tradizione”.