A Teramo si è riunito il Centrosinistra regionale. Fina: «Passaggio importante per la costruzione di un’alternativa»
TERAMO – Prosegue il percorso del centrosinistra in vista delle prossime elezioni regionali.
Oggi a Teramo, presso la sede del Partito Democratico, si è riunito il Tavolo di coalizione. Vi hanno partecipato i rappresentanti abruzzesi del Pd, di Articolo 1, di Sinistra Italiana, di Italia Viva, di +Europa, del Partito Socialista Italiano, di Polis 305, di Europa Verde, dell’Udc (Teramo).
L’incontro, dedicato anche alle prossime elezioni amministrative, è stato preceduto da un confronto dei rappresentanti del Pd con le associazioni di categoria e i sindacati.
Michele Fina, segretario del Pd Abruzzo, sottolinea che la riunione di coalizione è stata «un passaggio molto importante, un’ulteriore tappa del percorso di costruzione di un’alternativa all’esperienza fallimentare di questo governo e questa maggioranza regionale.
Sin dall’inizio del mio mandato da segretario regionale del Pd ho individuato tra le priorità quella di costruire un dialogo e una piattaforma comune con le altre forze del centrosinistra, oltre che stabilire canali di scambio con le associazioni e i corpi intermedi.
Una linea che sta pagando, e che continueremo a perseguire anche sui territori, per molti dei quali ci saranno a breve importanti scadenze elettorali.
L’orizzonte è quello del 2024: vogliamo essere attrattivi anche per le tante e i tanti delusi del centrodestra. Non basterà per noi vincere solo grazie ad una naturale alternanza.
Fina: “Vogliamo proporre una nuova generazione alla guida di un cambiamento profondo per l’Abruzzo”
Vogliamo proporre una nuova generazione alla guida di un cambiamento profondo, per il quale abbiamo proposto alla coalizione la costituzione di un apposito Tavolo del Progetto per l’Abruzzo, con rappresentanti delle forze politiche e personalità autorevoli e competenti.
Non è un caso che la riunione della coalizione sia stata preceduta da un incontro con le forze sociali del territorio: un approccio opposto rispetto a quello di chi governa la Regione, che non ascolta e non dialoga con nessuno.
È per noi prioritaria l’attenzione alla situazione economica e alle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori».