Un Cioccolatino Storico. Origine e storia della Festa della Mamma
AVEZZANO- Buongiorno carissimi lettori ma soprattutto benvenuti a questa edizione speciale del Cioccolatino Storico. In occasione della Festa della Mamma abbiamo deciso di raccontarvi l’origine di tale festa, partendo da tempi assai lontani rispetto ai nostri. Dai, seguiteci, sarà un viaggio assai affascinante.
“Chi tene ‘a mamma è ricche e nun ‘o sape” così inizia una delle più belle poesia in lingua napoletana dedicata alla mamma: ed proprio da questo verso che inizieremo il viaggio alla scoperta della storia della Festa della Mamma. Una festa assai antica visto che le prime origini le abbiamo nel mondo classico (greco e romano in particolar modo): nell’antica Grecia si celebrava la festa della Madre Rea (genitrice del Mondo e madre degli Dei) viceversa, nell’antica Roma si venerava la dea Cibale (dea della natura). Ovviamente, nel mondo classico, la maternità era accostata (e festeggiata) in quanto simbolo perfetto della fertilità.
Con l’avvento e l’affermazione del cristianesimo qualcosa cambiò, soprattutto dopo il Concilio di Efeso del 431 d.C. quando si affermò la devozione mariana e, in qualche modo, la maternità “umana” a quella della Madonna (la Theotokos,ovvero la “Genitrice di Dio”). Una delle più grandi personalità del modo antico e del cristianesimo, Agostino d’Ippona filosofo, vescovo e santo nelle sue “Confessioni” così parlò della sua cara mamma Monica: “La mia santa madre, tua serva, non mi ha mai abbandonato. Ella mi partorì con la carne a questa vita temporale e col cuore alla vita eterna. Ciò che sono divenuto e in che modo, lo devo a mia madre”.
Però, per veder comparire nel Mondo la Festa della Mamma dobbiamo aspettare la fine dell’800 e l’inizio del ‘900. Negli anni 60-70 dell’800 la pacifista americana Ann Reeves Jarvis e sua figlia Anna, al termine della guerra civile americana, propose (e realizzò) tale festa con lo scopo di ricucire il rapporto tra il Nord e Sud del pase tramite le mamme. Sempre in quel periodo Julia Ward Howe nota poetessa americana scrisse una poesia (“Mother’s Day Proclamation”) in cui esortava le mamma statunitensi nel favorire la pacificazione del paese.
Una volta iniziato il terribile ‘900 Anna Jarvis (figlia di Ann Reeves Jarvis), riprendendo l’opera di sua madre decise di organizzare eventi dedicati alle madri: ed ebbe un successo enorme, tanto che il presidente americano Woodrow Wilson ufficializzò la festa nel 1914 stabilendo questa festa alla seconda domenica di maggio (cosa che, come vediamo oggi, è ancora diffusa).
E in Italia? La prima Festa della Mamma arrivò soltanto nel 1933 quando il Paese era sotto il regime fascista ma la si festeggiava il 24 di dicembre con il titolo “Giornata della madre e del fanciullo”. Ovviamente, in quel giorno veniva propagandata la figura della brava madre fascista genitrice di tanti figli (in quell’occasione venivano premiate le mamma che avevano tanti figli).
Una volta conclusasi la seconda guerra mondiale, tale don Otello Migliosi parroco di Tordibetto (frazione di Assisi, Umbria) ebbe la grande idea di istituire – siamo nel maggio del 1957- la Festa della Mamma come la intendiamo ora. Insomma, dobbiamo ringraziare don Otello per ciò che oggi noi festeggiamo.
Auguri a tutte le mamme a quelle che ancora ci guardano in terra, ma soprattutto a quelle mamme che ci guardano dal Cielo, alle mamme che soffrono, alle mamme che lottano, alla mamme che vengono discriminate sul luogo del lavoro.
C’è un bellissimo proverbio ebraico che dice: “Dio non poteva essere dappertutto, così ha creato le madri” quindi abbiamo cura delle nostre mamme.
Un Abbraccio storico