Magliano dei Marsi. “Una tradizione che prosegue”. I giovani e il “gioco del cacio”
MAGLIANO DEI MARSI – Nel freddo e piovoso pomeriggio di sabato 18 gennaio si sono ritrovati, davanti la fontana dell’Etè (chiamata “deglio Mammoccio” dai maglianesi), un gruppo composto da sei amici d’infanzia per partecipare ad una partita al tradizionale “Gioco del Cacio”. Come eroi dell’antica Grecia hanno sfidato la pioggia ed il pungente freddo per divertirsi come si faceva nei tempi passati. Sotto lo sguardo severo “deglio mammoccio” hanno formato due squadre, così da iniziare al meglio tale sfida.
Nella Squadra A c’erano Antonio Di Girolamo detto “Maccio”, Andrea Belardinelli e Daniele Allegritti detto “Spagono” viceversa nella Squadra B c’erano Kevin Di Girolamo, Giuseppe Cirella e Simone De Gasperis detto “Decano”. Dall’Appellaturo – luogo di inizio e di arrivo del gioco in questione – è iniziata la partita. Tra una risata, un tiro riuscito alla perfezione ed uno maldestramente sbagliato, la partita è andata avanti. Alla fine la sfida, tra amici, è stata vinta dalla squadra B: ma un risultato il risultato non è importato più di tanto alla squadra perdente. Viceversa, ciò che si è potuto percepire è stata quella grande voglia di portare avanti questo gioco che ricordiamo essere molto antico.
“E’ sempre bello prender parte a tale gioco – afferma Antonio Di Girolamo – Quest’anno con una valenza particolare ed è quella di esser partecipante alla 41esima edizione del caciotorneo: io ed Andrea Belardinelli. La cosa bella che sto notando è quella costante presenza di giovani che prendono parte a tale tradizione e questo va bene per la nostra amata Magliano. Oggi ci è andata male, visto che abbiamo perso, la prossima volta andrà meglio lo cacio e pure quesso come si suol dire a Magliano dei Marsi.”
Espressione24 seguirà questo gioco e nei prossimi articoli darà una spiegazione sui termini e su alcuni aneddoti legati a tale gioco tradizionale.