Vicini di scuola: ad Avezzano il progetto per l’innovativa scuola diffusa, di quartiere e aperta a tutti
Presentata al Comune, per l’aggiudicazione del bando, un’iniziativa condivisa tra più enti con l’obiettivo di sostenere modelli didattici innovativi e ridurre fenomeni di segregazione scolastica
AVEZZANO – Scatta il percorso corale e condiviso che punta ad intercettare le risorse del bando “Vicini di scuola”.
Al primo incontro hanno partecipato, per il Comune di Avezzano, l’Assessore Patrizia Gallese e la dottoressa Valentina Lolli, per l’Istituto Comprensivo Collodi-Marini, il dirigente scolastico Piergiorgio Basile.
Il cerchio operativo della progettazione ha coinvolto e coinvolgerà anche una rappresentanza dei genitori degli Istituti scolastici, la Cooperativa Leonardo, l’ente di formazione SGI, le Associazione I Girasoli, Expleo, Rindertimi, Fantacadabra, l’Università della Terza età e Asd Skimuniti.
La proposta progettuale prevede soluzioni innovative e flessibili volte a garantire ai minori reali possibilità di accesso e fruibilità di un’offerta educativa e culturale arricchita e qualificata, al fine di ridurre i gap nei livelli di apprendimento, prevedendo interventi multidimensionali, tra cui promuovere la scuola diffusa, le strade scolastiche, il “pedibus”, scuola in bicicletta.
In particolare, tutti gli Istituti Compresivi di Avezzano, come partner di progetto, avranno un ruolo di particolare importanza all’interno del “Coordinamento Dirigenti Istituti”: il coordinamento dei dirigenti scolastici ragionerà insieme al Comune sulle necessità e sulle relative azioni incisive volte al benessere degli alunni e delle loro famiglie.
“Con i Bambini Impresa sociale” è Soggetto Attuatore del “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”.
Il bando “Vicini di scuola” ha l’obiettivo di contrastare i fenomeni di segregazione scolastica – intesa come concentrazione di alunni e studenti appartenenti a gruppi sociali o con vissuti migratori nella medesima scuola, e la “fuga” delle famiglie più protette verso istituti percepiti come più “attraenti”.
A volte si registra un grado elevato di concentrazione di studenti appartenenti a un medesimo gruppo sociale o etnico che frequentano la stessa scuola.
Fattore che può comportare una separazione tra alunni di diversa estrazione, con inasprimento delle divisioni sociali, etniche, culturali ma che può, al contrario, trasformarsi in elemento di ricchezza educativa, se ben gestito.
Come?
Con la qualità della didattica e aprendo l’istituto ad attività originali, rivolte anche a chi manifesta difficoltà di apprendimento o proviene da famiglie fragili.
Avvicinare per coinvolgere, convincere e fare un passo avanti insieme. E soprattutto, farlo tutti senza lasciare nessuno indietro. Per superare vecchi luoghi comuni e trasformare la multiculturalità in valore educativo.
«Il progetto verrà presentato il prossimo 27 maggio – ha dichiarato la Presidente della Cooperativa Leonardo, Karin Sorgi – e rappresenta un’occasione unica di crescita per l’intera comunità di Avezzano. Gli istituti comprensivi verranno inseriti al centro di una sperimentazione che punta alla scuola di eccellenza».
«L’impresa sociale Con i Bambini – dichiara l’assessore alle politiche scolastiche Patrizia Gallese – ha lanciato a tutti gli enti di terzo settore la sfida di presentare progetti ‘modello’, che puntino a ridurre sul territorio fenomeni di segregazione scolastica.
Sono i bambini che hanno un’età ricompresa tra i 6 e i 13 anni a risentire maggiormente degli effetti della c.d. povertà educativa. Possono certamente beneficiare di un modello aperto, evoluto e attento alle esigenze di tutti. Puntiamo, insieme ai dirigenti scolastici, a scuole di quartiere che dialogano con il territorio e lo aiutano ad evolvere».