Tratta una prestazione sessuale per la convivente e poi picchia il cliente. Arrestato dalla Squadra Volante in centro a Pescara
PESCARA – Due arresti, in due distinti episodi, effettuati dalla Polizia di Pescara nel centro del capoluogo adriatico abruzzese.
Il 9 luglio scorso, la Squadra Volante ha arrestato un cittadino extracomunitario, già sottoposto alla misura dei domiciliari, per rapina con minaccia.
L’uomo, secondo quanto ricostruito dalla Polizia, si era fatto consegnare dalla parte offesa 100 euro, a seguito della pattuizione di una prestazione sessuale, mai avvenuta, con la donna che conviveva con lui.
Nello specifico, dopo uno scambio di messaggi Whatsapp, in cui era avvenuta una trattativa per la prestazione sessuale in cambio di 100 euro.
Il malcapitato, quindi, si è recato presso l’abitazione del soggetto arrestato che, dopo averlo fatto entrare, ha richiesto il pagamento di quanto concordato con la propria convivente.
Alla consegna del denaro, l’autore del reato ha invitato l’uomo ad uscire di casa, minacciandolo di morte con una forbice.
La vittima, giunta in strada, ha subito chiamato il 113. La Squadra Volante, giunta prontamente sul posto, ha proceduto all’arresto dell’extracomunitario, conosciuto alle forze dell’ordine.
Al termine dell’udienza di convalida, il Giudice ha disposto a carico dell’arrestato la misura alternativa della detenzione domiciliare.
Polacco aggredito e scippato in centro. Arrestato dalla Polizia uno straniero
Il 10 luglio, inoltre, in centro città, sempre gli agenti della Squadra Volante, hanno arrestato uno straniero, accusato di rapina aggravata ai danni di un cittadino polacco.
Nei fatti, l’autore del reato, dopo aver aggredito la vittima alle spalle colpendolo con un pugno e facendolo cadere a terra, gli ha scippato il borsello che teneva a tracolla, con la somma di euro 500, dandosi alla fuga.
Gli agenti operanti, grazie alle descrizioni fornite e con l’ausilio di un cittadino, sono riusciti ad individuare l’autore del fatto nelle immediate vicinanze ed a procedere all’arresto.
Al termine dell’udienza di convalida, l’Autorità Giudiziaria ha disposto la traduzione in carcere dell’arrestato.