In arrivo miglioramenti strutturali e nell’organico al carcere di Sulmona. Nardella (Uil-Pa): «Le richieste della Uil sono state ascoltate»
SULMONA – Tanto tuonò che, nonostante la… secca, piovve. In arrivo novità sostanziali per migliorare condizioni di lavoro e di vita all’interno del carcere di massima sicurezza di Sulmona.
Ad esporle è il segretario provinciale della Uil-Pa L’Aquila, Mauro Nardella.
Lavori e adeguamento dei vecchi padiglioni, adeguamento degli organici della Polizia penitenziaria, allontanamento dal carcere dei collaboratori e sistemazione dei vani e servizi per i detenuti.
Una serie di misure, chiese dalla Uil-Pa e annunciata a gennaio dall’ex capo dell’Amministrazione Penitenziaria, che oggi sembrano diventare finalmente realtà.
La nota del segretario provinciale Uil-Pa Mauro Nardella
«A breve al carcere di massima sicurezza di Sulmona potrebbero arrivare novità dirompenti ed alquanto bene accette se alle indiscrezioni giunte in questi giorni seguissero i fatti.
Sono giunte, infatti, voci circa il fatto che quanto chiesto dalla Uil-Pa, in occasione della venuta a gennaio dell’allora Capo del Dipartimento Bernardo Petralia, potrebbe presto divenire realtà.
Dovrebbero, infatti, essere chiusi e ristrutturati i vecchi e desueti reparti “Blu” e “Verde” al fine di renderli adeguati all’esigenza espressa non più solo da un Regolamento d’esecuzione andato in vigore nel 2000 ma anche dalla modifica apportata alla Legge 354/1975, meglio conosciuta come Ordinamento Penitenziario, dai decreti legislativi 123 e 124 del 2018.
Docce e acqua calda entrerebbero a far parte finalmente della dotazione delle camere di pernottamento riservate ai detenuti (ex celle) e con esse un sostanziale ripristino della situazione regolamentare per quanto attiene l’infrastruttura carceraria.
L’attivazione dei lavori, per i quali sembrano siano stati già stanziati i fondi, permetterà alla Direzione dell’Istituto di far fronte in maniera più organica all’esigenza che ha di non vedersi danneggiata, visto lo scarno personale sia esso amministrativo che di Polizia attualmente presente, da un aumento considerevole di detenuti.
A tal proposito, così come stabilito dallo stesso Petralia, alle 8 unità giunte in Istituto al termine del 179° corso allievi agenti, farà seguito l’invio di ulteriori 10 unità di polizia penitenziaria che coinciderà con la conclusione (previsto per la fine di luglio) del 180° Corso.
Certo il disagio legato agli organici è reale e foriero di forti malumori. Tuttavia stante le dinamiche amministrative che si stanno predisponendo, e che la Uil ha concorso in maniera determinante a far sì che si implementassero, potremmo dire che con 10 agenti in più, con la chiusura temporanea dei due reparti non più regolamentari e la promessa, una volta ultimati i lavori, di riattivazione dei vecchi padiglioni, dell’invio di ulteriori 40 unità di polizia in più per l’apertura del nuovo padiglione, il futuro del carcere di Sulmona potrebbe non essere più così nero come lo sarebbe qualora non si desse seguito a tutto ciò.
Se a ciò si aggiunge il fatto che, nella bozza della nuova circolare predisposta dal Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Carlo Renoldi, ci potrebbe essere la possibilità di allontanare i collaboratori dal carcere di Piazzale Vittime del Dovere, allora potremmo tranquillamente dire che tutto quanto chiesto dalla Uil per rendere più vivibile il clima all’interno del penitenziario sarà tramutato in realtà».
“Grazie al Sindaco di Sulmona e al Presidente Marsilio per la posizione assunta dopo i recenti drammatici fatti”
E Nardella approfitta per ringraziare Sindaco di Sulmona e Presidente della Regione Marsilio che hanno assunto impegni ufficiali per il carcere peligno dopo i fatti dei giorni scorsi.
«La posizione assunta dal primo dal Presidente della Regione Marco Marsilio e dal primo cittadino di Sulmona, Gianfranco di Piero, in ordine agli ultimi drammatici accadimenti che hanno caratterizzato e tuttora lo stanno facendo il vissuto degli operatori, ha destato un’ottima impressione e apprezzabile condivisione – dice Mauro Nardella – .
I riflettori accesi per via dell’aggressione subìta dai due baschi blu, bene ha fatto Di Piero ad utilizzarli per riprendere e rilanciare anche le altre critiche problematiche insistenti all’interno di uno dei più potenti carceri d’Italia.
L’assenza degli Operatori Socio Sanitari, non ancora riproposti in tema di proroga della loro operatività al servizio della Protezione Civile (sarebbe questione di tempo stante quanto riferito ieri e ancora una volta dal Garante dei detenuti) non può essere, al pari della carenza degli organici della polizia penitenziaria e del comparto Funzioni Centrali – conclude Nardella – , più sottaciuta o, peggio ancora, trascurata».