“A cento anni dalla legge Croce: paesaggio, cultura e ambiente”: prossima la pubblicazione degli atti del convegno

SULMONA – Il convegno “A CENTO ANNI DALLA LEGGE CROCE: PAESAGGIO, CULTURA, AMBIENTE” promosso dalla sezione di Italia Nostra di Sulmona e Castel di Sangro, per celebrare il centenario della promulgazione della Legge sul paesaggio, che si è tenuto a Sulmona con la collaborazione della Fondazione Carispaq, riserva delle interessanti importanti novità.

Gli interventi dei relatori e le tematiche affrontate saranno infatti, pubblicati nei prossimi mesi affinché anche coloro che non hanno partecipato al convegno possano prenderne conoscenza e comprenderne fino in fondo la portata sociale ed ecologica.

La notizia della prossima pubblicazione è stata data dal presidente dell’associazione – Rosa Giammarco – a conclusione dei lavori del convegno, con l’intervento coordinato del prof. Carlo Iannello che ha posto l’attenzione proprio sulla definizione di ‘paesaggio contenuta nella legge, per la quale “il paesaggio esprime il volto stesso della Patria e di come sia rimasto integro anche nelle successive espressioni legislative, il che fa ben comprendere la necessità di celebrare e ricordare degnamente il centenario”.

Tutti i relatori – il sindaco di Sulmona Gianfranco Di Piero; i rappresentanti di Italia Nostra Abruzzo Pierluigi Vinciguerra, Bernardino Romano, Ippolita Ranù e Giovanni Damiani; il presidente del Pnalm Giovanni Cannata; il Segretario Generale dell’Istituto per gli Studi Storici di Napoli e nipote di Croce, Marta Herling; il presidente dei Parchi letterari Stanislao De Marsanich (collegato dalla Sardegna in occasione del festival organizzato dal Parco dedicato a Grazia Deledda); i relatori Rosa Giammarco, Luisa Taglieri e Rosanna Tuteri – hanno affrontato, sebbene da prospettive diverse, i temi storici della legge e gli scenari che può aprire nell’attualità, soprattutto quelli legati allo sviluppo sostenibile, alla transizione ecologica, alle possibilità di turismo dedicato.

Si è trattato dunque di ri-partire e ri-leggere la legge alla luce delle sopraggiunte necessità che si sono fatte impellenti per l’attuale modello di società; tutelare il paesaggio e, con esso, la cultura e l’ambiente vuol dire tutelare l’uomo e il suo ben vivere, soprattutto di coloro che quel territorio vivono quotidianamente e quel che si farà per il piccolo territorio, diverrà modello per il grande.

Importante e di valore la presenza degli studenti dei poli scientifico e umanistico della città di Sulmona; per loro il convegno è valso come momento di formazione e di approfondimento nelle attività extra scolastiche ma non solo; si è trattato di un’autentica lectio magistralis di educazione civica che oggi si è tornati ad insegnare nelle scuole  e che non può certo dimenticare che è dai giovani che occorre ri-partire per preparare un futuro migliore.

Appena un cenno al valore aggiunto rappresentato dal sostanziale contributo che venne alla legge – emanata dall’ultimo governo Giolitti nel 1922 – da parte dell’allora Ministro della Pubblica Istruzione, il filosofo e letterato abruzzese Benedetto Croce.

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