A L’Aquila è nato il 1° bambino con fecondazione in vitro.
All’Aquila nella giornata di martedì 27 Ottobre, una mamma ha dato alla luce il suo primo bambino, ma la cosa che più fa parlare di sé, è che il bambino in questione ha avuto il suo processo di sviluppo grazie alla fecondazione in vitro.
La cosiddetta fecondazione di secondo livello, che consiste nell’unione dell’ovulo con lo spermatozoo, realizzata in laboratorio (da qui la definizione in vitro) per ottenere embrioni da trasferire successivamente nell’utero materno.
La fecondazione, è stata seguita dal centro Fivet a capo del dr. Franco Lisi, ginecologo di lunga esperienza, operante all’interno del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di L’Aquila, affiancato dalla prof.ssa del laboratorio della riproduzione, nell’ambito del dipartimento di terapia intensiva, neonatologia, diretto dalla dott.ssa nonché primario Sandra di Fabio. Tra gli altri, il direttore di presidio Giovanna Micolucci.
La nascita del primo bambino con fecondazione in vitro, rappresenta un trampolino importante per ‘ospedale del capoluogo ma anche per tutto il territorio italiano, permette infatti di concepire con la probabilità dell’80% di riuscita un bambino desiderio di molte mamme e papà che spesso non può essere realizzato in maniera naturale e spontanea. Una strada di speranza e fiducia, che usufruisce del vantaggio di evitare le troppe medicine che con la fecondazione accade, una speranza per tutte quelle coppie che sognano ardentemente un figlio e la strada dell’adozione sembrerebbe non idonea a tutti per i suoi pro e contro.
Il piccolo, nominato R (per motivi di privacy), è venuto alla luce con i suoi 3,600 kg, godendo di una buona salute così come anche la mamma.
“Si tratta”, dichiara il manager della Asl, Roberto Testa, “di un risultato importante che consente alla sanità aquilana di dare risposte alle coppie che non riescono ad avere figli e di un’opportunità anche al di fuori della regione, creando mobilità attiva”.
All’Aquila, i primi passi erano già stati mossi con la fecondazione intrauterina, di primo livello, nel giugno 2019.