“A Natale fai il buono”: promossa la campagna per incentivare il commercio locale
L’Aquila – Per incentivare il commercio locale è stato dato il via alla campagna del comune “A Natale fai il buono”.
Una campagna promossa dall’amministrazione comunale per incentivare il commercio locale attraverso il sito www.vincilivirus.it, nel periodo delle festività. Il portale che era già stato precedentemente attivato alla prima ondata, registra oltre 240 attività commerciali (abbigliamento, ristorazione, prodotti per l’infanzia, per la cura degli animali e
molte altre categorie merceologiche) che operano nella città de L’Aquila e del cratere che garantiscono servizio da asporto e a domicilio. Con questa campagna il Comune intende promuovere, gratuitamente, l’incontro tra offerta e domanda degli acquirenti.
I commercianti che aderiranno, o che hanno già aderito, saranno segnalati sul portale con una specifica icona che consentirà al cliente di scegliere il negozio in cui effettuare l’acquisto: le
modalità di pagamento, invece, saranno concordate tra acquirente ed esercente che invierà al destinatario del regalo (via mail o
attraverso un messaggio whatsapp) un buono elettronico. Il beneficiario del dono potrà così “ritirare” il suo regalo natalizio secondo le condizioni stabilite all’atto della compera.
“L’iniziativa nasce con l’obiettivo di sostenere e incoraggiare l’incontro tra il sistema commerciale territoriale e i cittadini, imprimendo dunque slancio all’economia locale, in questo periodo così complicato. – spiegano il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e il vice sindaco con delega al Commercio, Raffaele Daniele – L’idea è quella di incentivare gli acquisti di prodotti, anche qualora dovessero intervenire da parte del governo delle restrizioni ulteriori a quelle attuali in tema di mobilità delle persone che, in questo modo, potranno fare dei regali da ritirare o che, magari, potranno essere consegnati a domicilio. Nel frattempo, però, sarà possibile dare una boccata d’ossigeno ai tantissimi esercenti che in questo modo incasseranno grazie a questi ‘buoni futuri’: è possibile acquistare un capo di abbigliamento piuttosto che un libro ma, per esempio, posso scegliere di regalare un pranzo o una cena a un amico che potrà poi usufruirne non appena le norme lo consentiranno.”