A Opi la Rassegna “Ulula-lì Ulula-là”, teatro per ragazzi e famiglie
Prende il via la I^ Edizione della rassegna di teatro per ragazzi e famiglie “Ulula-lì Ulula-là” realizzata dal teatro Stabile dell’Aquila con il sostegno del Comune e della Proloco di Opi; la Cooperativa Fantacadabra, collaborando, ne cura la direzione artistica.
La rassegna porterà in scena il primo spettacolo, domenica 25 luglio alle ore 18:30 “Favole al telefono”; poi sarà la volta, sabato 31 luglio alle ore 18:30 de “Il gatto con gli stivali” e chiuderà la rassegna sabato 7 agosto sempre alle 18:30 “ La bambola contesa”.
L’apertura della rassegna è dedicata ad una famosa opera di Gianni Rodari e la scelta non è stata casuale: 100 anni fa nasceva infatti lo scrittore che è uno dei più grandi scrittori e poeti per l’infanzia. Favole, filastrocche, poesie hanno contraddistinto la sua prolifica produzione che “propone fantastici viaggi dentro mondi alternativi, ricchi di spunti che pongono al centro il senso di libertà e di fantasia che ciascuno di noi possiede”.
“Favole al telefono”, ideato e diretto da Mario Fracassi mette sul palco gli attori Santo Cicco, Laura Tiberi e Roberto Mascioletti che reciteranno con i costumi di Antonella Di Camillo e sulle scene di Santo Cicco. I pupazzi sono di Wally Di Luzio e le musiche e le canzoni di Sergio Endrigo, I Ratti della Sabina e Paolo Capodacqua.
Lo spettacolo, dedicato ai bambini ma farà bene anche ai grandi, presenta tre ragazzi che si incontrano in una soffitta per costruire una grande storia da raccontare il giorno dopo in biblioteca… Piccole storie si rincorrono sulla scena, storie che non conoscono il passare del tempo ricchi di punti di forza e che torneranno a prendere vita sulla scenxa in un vero e proprio carosello teatrale e musicale con canzoni, racconti, filastrocche. Il vero protagonista è però il gioco; antico e sempre attuale punto d’incontro tra realtà e immaginazione, prezioso strumento per trattare con leggerezza e serietà anche i temi seri.
Sempre più il teatro si delinea e si struttura come luogo di incontro e formazione per dare il suo peculiare contributo all’educazione dei ragazzi, predisponendo un vero “cantiere della fantasia” che li sostenga nel difficile momento che stiamo vivendo e li aiuti a costruire strumenti di creatività.