A Pescocanale un gruppo di amici ha trascritto “Amara terra mia” sui grandini del Centro storico. “Una dedica ai cittadini”

Pescocanale – La passione per Modugno e la rivisitazione di un antico canto abruzzese hanno portato alla realizzazione di un’ iniziativa nata da una chiacchierata tra amici che hanno voluto realizzare un qualcosa di bello nella parte storica del paese di Pescocanale.

Dalla necessità di ripulire le scalinate del Centro storico si è passati a dare un tocco originale e artistico all’alzata dipingendo i gradini di Corso del Popolo, e in un secondo momento inserendo frasi che rappresentassero un messaggio forte e carico di speranza.

Il meraviglioso borgo di Pescocanale è scarsamente abitato e si rivitalizza durante i mesi estivi con il ritorno di compaesani che vivono fuori. Grazie alla Domenico Modugno, è venuta in mente la canzone amara terra mia, che sembra proprio raccontare della vita di tanti paesi di montagna. C’è da sottolineare come, questa canzone, sia un riadattamento di un vecchio canto popolare abruzzese e quindi nulla di più adatto che scriverla sui gradini che ora non sono più anonimi e tristi ma brilllano bianchi di luce nuova con il testo rosso quasi a richiamare un libro.

Il canto originale, “Nebbia a la valle” è un canto di lavoro, forse il più bello tra quelli legati al fenomeno della transumanza, ed è legato al triste abbandono delle terre da parte dei contadini. Veniva intonato dalle raccoglitrici di olive come estremo e malinconico saluto delle donne ai loro uomini, costretti nei mesi più freddi ad abbandonare le loro terre per cercare lavoro in altri luoghi.

Amara terra mia di Modugno

Sia la musica che, in parte le parole, furono riprese da Domenico Modugno in “Amara terra mia”; qui il testo si differenzia da quello del canto popolare perché allarga il discorso all’intero meridione, descritto come una terra povera, sempre più abbandonata a sé stessa, i cui abitanti sono costretti ad andare altrove in cerca di maggiore fortuna.

L’iniziativa, eseguita nel cuore del paese vecchio, riporta la versione più nota, e vuole essere una dedica a tutti i “Piscanalesi” che nel corso degli anni hanno scelto di fare la valigia e partire alla ricerca di un futuro migliore, tenendo sempre vivi, nel cuore e negli occhi, il ricordo la malinconia del loro paese natio.

https://youtu.be/XbJaHWjJhK4https://youtu.be/XbJaHWjJhK4

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