A rischio le coltivazioni di “Fagiolo Tondino del Tavo” prodotto di nicchia e presidio Slow Food fra i più apprezzati e ricercati della regione

PESCARA – La siccità nella zona del pescarese rischia di provocare grossi danni alla coltivazione del “Fagiolo Tondino del Tavo”, presidio Slow Food, e uno dei prodotti di nicchia più apprezzati e ricercati della regione.

“Quest’anno, a causa delle scarse precipitazioni la diga di Penne non si è riempita e l’acqua per l’irrigazione non è sufficiente per tutta la stagione estiva ed è a rischio anche la produzione del Tondino del Tavo, un fagiolo abruzzese, prodotto di nicchia che viene seminato più tardi rispetto agli altri legumi”.

A lanciare l’allarme è stato Marco Finocchio, presidente dell’associazione 2L’Abruzzo in agris” riferendo che l’invaso artificiale che a Penne dovrebbe garantire le colture, soprattutto di nicchia, degli agricoltori della provincia di Pescara,  è quasi vuoto.

“Nella valle del Tavo non si ha praticamente la possibilità di irrigare. Tutti coloro che in valle hanno messo culture con doppia raccolta rischiano di perdere la seconda produzione – ha aggiunto Finocchio -.

Il Consorzio di bonifica Centro ha in mente un progetto che potrebbe risolvere il problema anche per il futuro. Un progetto su cui ci siamo confrontati nella riunione del 4 giugno a Loreto Aprutino e che garantirebbe la possibilità di attingere l’acqua dalla val Pescara per distribuirla nella rete idrica della valle del Tavo – ha continuato -.

Il lungo commissariamento del Consorzio di bonifica, risolto quest’anno con la nuova dirigenza, e le tante criticità impongono di necessità che la Regione sostenga il progetto che è indispensabile realizzare – ha concluso -.

Il fagiolo ‘tondino del Tavo’ viene seminato adesso e non c’è possibilità, al momento, di attingere l’acqua da un’altra parte anche perché il fiume Tavo é quasi asciutto, non possiamo rinunciare alle nostre specialità garantite dalla grande biodiversità offerta dalla nostra regione per carenze idriche occorre intervenire ora e garantire l’acqua necessaria per portare avanti le nostre produzioni tipiche apprezzate in tutto il mondo.

Il fagiolo tondino del Tavo è una varietà rustica, da un lato i grandi massicci della Maiella e del gran Sasso forniscono riparo dai venti occidentali. Piccolo e tondo, dal bianco all’avorio, il tondino del Tavo ha ottime proprietà nutrizionali e una buccia sottilissima che ne consente una cottura rapida e facile digestione.

La semina è prevista per la metà di giugno e l’irrigazione è indispensabile nei momenti di scarsa piovosità che coincidono con il periodo di ingrossamento dei baccelli nel cuore dell’Estate”.