Abruzzo, terra di alberi monumentali: il più imponente si trova a Cappadocia nella faggeta più grande d’Europa

Foto Ercole Wild

CAPPADOCIA – Il Ministero dell’Agricoltura ha approvato il settimo aggiornamento all’Elenco degli alberi monumentali d’Italia, integrandolo di 404 alberi o sistemi omogenei di alberi. Il numero complessivo di alberi o sistemi omogenei di alberi iscritti in elenco, integrato dalle nuove iscrizioni e dedotte le variazioni rilevate, ammonta a 4.655.

Per “albero monumentale” si intendono:

a) l’albero ad alto fusto isolato o facente parte di formazioni boschive naturali o artificiali ovunque ubicate ovvero l’albero secolare tipico, che possono essere considerati come rari esempi di maestosità e longevità, per età o dimensioni, o di particolare pregio naturalistico, per rarità botanica e peculiarità della specie, ovvero che recano un preciso riferimento ad eventi o memorie rilevanti dal punto di vista storico, culturale, documentario o delle tradizioni locali;

b) i filari e le alberate di particolare pregio paesaggistico, monumentale, storico e culturale, ivi compresi quelli inseriti nei centri urbani;

c) gli alberi ad alto fusto inseriti in particolari complessi architettonici di importanza storica e culturale, quali ad esempio ville, monasteri, chiese, orti botanici e residenze storiche private.

In Abruzzo ce ne sono 293 e il più imponente è un Faggio che si trova nel Comune di Cappadocia (Aq) (che possiede, tra l’altro, la faggeta più grande d’Europa), con un’altezza di 45 metri ed una circonferenza del fusto di 4 metri il cui nome scientifico è Fagus sylvatica L.

Anche nella Marsica sono presenti alberi monumentali come per esempio un Pioppo nero (Populus nigra L.) ad Avezzano a a Villa Torlonia alto 22 metri.