Accusato di maltrattamenti e violenza sessuale sulla moglie. Marsicano assolto in tribunale
AVEZZANO – Assolto perché il fatto non sussiste, si tratta di un uomo di 52 anni della Marsica orientale, accusato di maltrattamenti in famiglia contro la moglie e anche di uno dei reati più “infamanti”, ovvero di violenza sessuale nei confronti della stessa donna.
I fatti risalgono all’aprile 2014. La vicenda prende l’avvio con diverse denunce presentate dalla donna, nelle quali venivano riportati continui conflitti e contrasti personali dovuti alla “presunta gelosia patologica” dell’uomo iniziata prima con ingiurie e minacce e, poi, trasformatasi nel tempo in atti violenti sia contro i beni che contro la donna. L’uomo, quindi, ha subito la restrizione cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, restrizione rimasta in essere per quasi quattro anni.
In una delle denunce, peraltro, la donna riferì che l’ex marito l’aveva anche costretta a subire un rapporto sessuale, minacciandola di morte, il tutto alla presenza del figlio della coppia in tenerissima età. L’imputato fu rinviato a giudizio dinanzi al Tribunale collegiale di Avezzano il 10 novembre 2016, udienza nella quale la difesa presentò testi qualificati (assistenti sociali e psicologi) che nelle varie udienze istruttorie hanno evidenziato la criticità del racconto della persona offesa (costituitasi parte civile), sia in relazione ai presunti episodi di maltrattamento, sia in relazione all’unico atto di violenza sessuale, oggetto di contestazione.
Il Tribunale di Avezzano, presieduto dal giudice Zaira Secchi con a latere i giudici Daria Lombardi e Marianna Minotti, hanno accolto la tesi difensiva dell’avvocato Roberto Verdecchia, assolvendo l’imputato dalle contestazioni a lui mosse, perché il fatto non sussiste.