Acque torbide nel Fiume Liri. Preoccupazione di Comitati e cittadini.
Canistro- Se con lo stop forzato alla vita industriale la Natura aveva iniziato a riprendersi i suoi spazi, a pochi giorni dalla riapertura post lockdown, le acque del fiume Liri appaiono torbide ed inquinate. A denunciare il fatto sui social è il comitato difesa del Fiume Liri.
Nel pomeriggio di ieri, Andrea Sabatini Presidente ASD Pescatori Monte Viglio di Civitella Roveto, Angelo Mariani, consigliere del Comune di Canistro e Pierluigi Oddi, vicesindaco di Civitella, hanno avuto modo di constatare, con un sopralluogo sul fiume Liri tra Canistro e Capistrello, un colore delle acque piuttosto marrone, tendente al grigio.
A Civitella Roveto l’acqua già si presentava un po’ più limpida ma segnalazioni fotografiche da Balsorano confermano il problema.
“Tenuto conto degli episodi già verificatisi in passato, al solo scopo precauzionale -fa sapere il comitato- sono state informate le autorità competenti ed i Carabinieri-Forestale per effettuare dei controlli e per verificare cause, fatti e circostanze. Nel contempo si sta lavorando affinché vengano disposte ed intensificate analisi da parte dell’ARTA”.
Le cause sono ancora da accertare, ma qualcuno ha ipotizzato possa dipendere dalla riapertura delle industrie operanti sul territorio Marsicano e dagli sversamenti della Piana del Fucino che attraverso i canali e L’Emissario di Claudio riversano le Acque nel fiume Liri all’altezza di Capistrello. La speranza è quella di far luce al più presto sul problema affinché il Fiume Liri possa essere una risorsa e non un fiume dalle acque reflue e non depurate.