Ad Avezzano Poste Italiane in prima linea contro l’abbandono scolastico. Coinvolto anche l’Istituto “Ettore Majorana”
AVEZZANO – Parte anche ad Avezzano, per il secondo anno consecutivo, il progetto School4Life 2.0 pensato per contrastare l’abbandono scolastico.
L’iniziativa vede protagonista Poste Italiane, insieme ad altre dieci grandi aziende ed è coordinato da Consel Consorzio ELIS, ente non profit di formazione che raccoglie gruppi imprenditoriali, piccole e medie imprese, start-up e università.
Il progetto School4Life 2.0 si rivolge agli studenti di Scuole Medie e Superiori, in particolare di quei territori dove si registrano tassi di abbandono scolastico più elevati, con particolare attenzione alle classi 4° e 5°, dove il fenomeno è più frequente.
Coinvolgendo gli studenti, gli insegnanti, le famiglie e le imprese, si mira a rafforzare la motivazione allo studio e a sviluppare i talenti personali fornendo gli strumenti per compiere scelte più consapevoli. Il progetto prevede che gli esperti delle Aziende coinvolgano i partecipanti portando testimonianze dirette che servano da motivazione e ispirazione, per poi convergere in una sorta di “cabina di regia” sull’abbandono scolastico con una assistenza costante ai soggetti più a rischio.
Il programma mira anche a promuovere l’avvicinamento della popolazione studentesca femminile alle materie STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics), competenze sempre più centrali per le opportunità di lavoro.
L’iniziativa ha coinvolto in tutta Italia fino ad ora 133 scuole di cui 87 secondarie di secondo grado (Licei e ITIS) e 46 secondarie di primo grado.
Ad Avezzano è coinvolto l’Istituto d’Istruzione Superiore “Ettore Majorana”.
Andrea Voltolina, responsabile del progetto School4life per Poste Italiane, spiega le motivazioni che hanno spinto l’azienda ad aderire: “L’attuale mondo del lavoro è complesso e in continuo divenire, dunque il sostegno alla crescita delle nuove generazioni non può essere affidata al solo binomio sistema scolastico-famiglie, ma deve comprendere anche l’integrazione con il sistema produttivo e industriale”.