Agente aggredito nel carcere di Pescara, la Cgil scrive agli organi competenti: “Basta aggressioni. Ripotare sicurezza e vivibilità nei penitenziari”

Il carcere di Pescara

PESCARA – Riportare la serenità, l’umanità , la sicurezza e la vivibilità nel carcere di Pescara, come nella maggior parte dei carceri italiani.

Questa, in buona sostanza, la richiesta contenuta nella missiva che il Coordinatore regionale Fp-Cgil Polizia Penitenziaria Abruzzo e Molise, Gino Ciampa, ha inviato a Provveditore Lazio-Abruzzo e Molise, Dott. Maurizio Veneziano, Ufficio Relazioni sindacali Prap. Lazio-Abruzzo e Molise, Dott.ssa. Stefania Perri, Direttore Carcere Pescara, dott.ssa Armanda Rossi e a tutto il personale della Polizia Penitenziaria Carcere di Pescara, dopo l’ennesima aggressione ai danni di un agente penitenziario nella casa circondariale pescarese.

Questo è il testo della lettera inoltrata oggi da Gino Ciampa.

Gino Ciampa

“In data 27.11.2024 presso l’istituto di pena di Pescara, si è consumato l’ennesimo atto violento nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria.

Un detenuto avrebbe aggredito violentemente alcuni Agenti che hanno riportato ferite guaribili con diversi giorni di prognosi.

BASTA AGGRESSIONI AL PERSONALE, non è più ammissibile e tollerabile quanto accade quotidianamente negli istituti di pena e in particolare nell’istituto di Pescara.

Un personale, quello di Pescara, stanco, sottoposto a carichi di lavoro eccessivi e stress estremo, costretto a gestire situazioni di sovraffollamento e un elevato numero di soggetti detenuti con problemi di natura
psichiatrica.

Chiediamo l’intervento del Provveditore Regionale Lazio-Abruzzo e Molise al fine di deflazionare l’istituto di Pescara con una politica di trasferimenti attraverso i quali si possa lavorare in condizioni di sicurezza e normalità. Si porgono distinti saluti”. Il Coordinatoire regionale Fp-Cgil Abruzzo-Molise Polizia Penitenziaria, Gino Ciampa