Aggressione vigliacca ad un poliziotto penitenziario a Sulmona. Nardella (Spp): “Gravi responsabilità dell’Amministrazione per non aver trasferito l’aggressore”

SULMONA – Alta tensione nel carcere di massima sicurezza di Sulmona ieri sera dove si sarebbe sfiorata la rivolta. Un ergastolano campano di 40 anni avrebbe gettato un secchio d’acqua contro un agente di Polizia Penitenziaria che era intervenuto per riportare il recluso all’interno della sezione penitenziaria.

L’uomo, che già in passato aveva creato scompiglio all’interno del penitenziario, tanto da aver portato più volte la Direzione a chiederne il trasferimento, non voleva rientrare, ritenendo di poter sostare ancora nel corridoio della struttura.

Ne è scaturita una protesta accesa tanto che, lo stesso detenuto, avrebbe poi coordinato l’intera sezione con la protesta della “battitura”. I reclusi hanno infatti agitato pentole contro le sbarre per diversi minuti fino a quando i baschi blu hanno riportato la calma.

“Da tempo abbiamo chiesto il trasferimento dell’ergastolano riottoso che ha creato una serie di problemi’- sottolineano le organizzazioni sindacali. Interviene in merito il Vice Segretario Generale del Sindacato di Polizia Penitenziaria SPP Mauro Nardella il quale, dopo aver appreso la notizia dagli organi di stampa, tuona contro un amministrazione pronta ad inviare ispezioni fratricide capaci di distruggere l’animo di chi si presta anima e corpo per la causa Penitenziaria salvo poi non fare nulla per raccogliere le tante grida d’aiuto lanciate dalla direzione e dai sindacati tutti insistenti nel carcere Peligno.

“Lancio l’invito al nuovo Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria Giacinto Siciliano, persona che stimo tantissimo, affinché prenda in mano la situazione e difenda quel gruppo di persone che ha mantenuto sempre alto il nome del carcere di Sulmona ma che ora non ce la fa più a prendere schiaffi da tutti, DAP compreso” – conclude amareggiato il sindacalista.