Agricoltura, D’Eramo: “A Bruxelles cambiare rotta. Dare risposte forti ad un settore che è fondamentale in tutta Ue, in Italia e in Abruzzo”
ROMA – “Come nel resto d’Europa e nelle altre regioni italiane, negli ultimi anni anche in Abruzzo hanno chiuso moltissime aziende agricole.
Dal 2010 al 2020 si stima siano diminuite di oltre il 30 per cento, con un pesante impatto non solo economico, ma anche sociale e sul territorio, soprattutto nelle aree interne e di montagna dove gli agricoltori e gli allevatori sono fondamentali per la cura del suolo e dell’ambiente e per combattere lo spopolamento. A loro va ridata la centralità e il rispetto che meritano con un deciso cambio di rotta a Bruxelles.
Dalla Commissione Ue c’è stato un primo passo indietro con la possibilità di deroghe dalle norme Pac che obbligano a mantenere il 4% di alcune aree non produttive. La deroga però vale solo per il 2024 ed è condizionata a ulteriori impegni ambientali.
Il settore e chi in questi giorni sta protestando con i trattori in tutta Europa e anche in questa regione, da Pescara all’Aquila, si aspetta ben altre risposte. Occorre tornare allo spirito originario con cui fu introdotta la Politica agricola comune negli anni Sessanta e un impegno forte per garantire la reciprocità e contrastare la concorrenza sleale.
No ai cibi sintetici e al ‘novel food’ a base di insetti. Con il voto di giugno ci potrà essere una maggioranza diversa e una nuova Commissione che potrà rimediare agli errori fatti in passato e alle eurofollie green figlie di un ideologico ecologismo da salotto.
È arrivato il momento di scegliere il buonsenso e di politiche fatte non contro, ma insieme e per gli agricoltori”. Così in una nota Luigi D’Eramo, sottosegretario all’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, e coordinatore regionale Lega Abruzzo.