Aia dei Musei di Avezzano. Riapre la Storia

AVEZZANO – Con il passaggio in zona gialla e la disposizione della riapertura dei musei, anche il punto espositivo-culturale, denominato Aia dei Musei, torna a far entrar la luce all’interno dei suoi spazi che, da ex mattatoio comunale, sono state trasformate, ormai dal 2012, in un museo che raccoglie preziose testimonianze relative alle usanze funerarie della Marsica in età antica e studi, documenti e progetti del prosciugamento del Lago Fucino; inoltre, da qualche anno, la struttura ospita anche mostre d’arte contemporanea e pomeriggi di studio su tematiche inerenti l’arte, la cultura e l’ambiente del territorio.

Il Lapidarium “Le parole della Pietra” raccoglie un consistente numero di lapidi funerarie e corredi tombali  molti dei quali  furono rinvenuti in diverse zone e centri della Marsica: Alba Fucens, Marruvium (attuale S. Benedetto dei Marsi) e Ortona dei Marsi ma diverse altre furono donate da privati cittadini affinchè si potesse riunirli in un’unica pregevole esposizione e il prosciugamento del lago, riportando alla luce oggetti e pezzi altrimenti persi per sempre, ha arricchito notevolmente la collezione di reperti;  è presente anche una consistente raccolta di frammenti scultorei di epoca romana ed elementi architettonici sia medievali che rinascimentali.

Gli studi, i documenti e i progetti relativi al prosciugamento del lago sono invece ricompresi in un’altra importante raccolta dal suggestivo nome: Il filo dell’acqua; partendo infatti dalle prime ipotesi di prosciugamento, passando per il tentativo dell’imperatore Claudio, il filo conduce ad una delle più imponenti opere di ingegneria idraulica del XIX sec: il completo svuotamento del bacino – ad opera del Principe Alessandro Torlonia – ove erano accolte le acque del Lago Fucino furono fatte defluire attraverso il Monte Salviano con apposita galleria verso il fiume Liri che scorre nella Valle Roveto. L’opera di prosciugamento è un’imponente opera di ingegneria idraulica superata solo dal taglio del Canale di Suez (1869) che, come è noto, mette in diretto collegamento il Mar Mediterraneo con il Mar Rosso, evitando la circumnavigazione dell’Africa; va rilevato inoltre, che la lunghezza della galleria (6 Km), dove l’acqua defluisce per giungere al Fiume Liri, è stata la più lunga  realizzata dai tempi antichi fino all’inaugurazione del traforo ferroviario del Frejus, avvenuta nel 1871.

Da Martedì 2 Febbraio L’Aia dei Musei è aperta al pubblico. Dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18. Ingresso gratuito. Le aperture restano tali fino a comunicazione diversa e comunque dai DPCM emessi dal governo.

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