Al centro di accoglienza di Canistro come nel far-west. Rissa da saloon fra stranieri. Arrestati tre ventenni dai Carabinieri della Valle Roveto

Il momento dell'arrivo dei Carabinieri al Centro di Canistro

CANISTRO – Ai Carabinieri che sono intervenuti dopo la richiesta di intervento si è presentata una scena degna dei migliori film di John Wayne, ma forse anche dei western all’italiana di Sergio Leone.

Una vera e propria rissa da saloon del vecchio west è infatti scoppiata, ieri sera, all’interno del centro di accoglienza di Canistro dove due gruppo di stranieri in attesa di asilo in Italia, sono venuti pesantemente alle mani per futili motivi.

Il fatto, come detto, è avvenuto nella struttura di Canistro. In serata, più pattuglie dell’Arma territoriale e forestale, coordinate dalla centrale operativa della Compagnia di Tagliacozzo, sono intervenute all’interno del centro straordinario che accoglie una cinquantina di stranieri in attesa dell’esito della richiesta di asilo internazionale.

L’azione delle pattuglie è stata tempestiva e proporzionata alla gravità dell’evento fronteggiato, con non poche difficoltà, da una decina di militari. L’intervento dei Carabinieri ha evitato, così, ogni possibile degenerazione del fatto che, infine, ha portato all’arresto di tre persone per rissa aggravata.

Si tratta di tre stranieri, di età compresa tra i 22 e 25anni, due del Bangladesh e l’altro di uno Stato dell’Africa occidentale, i quali, isolati e individuati tra la ressa, sono stati ritenuti responsabili dei reati loro contestati e per i quali è stato poi informato il Pm di turno presso la Procura della Repubblica di Avezzano.

Arrestati, testimoni e persone coinvolte alla caserma dei Carabinieri

Due degli arrestati si trovano ristretti presso il carcere di Avezzano, mentre il terzo, per via delle contusioni multiple riportate sul corpo, si trova in osservazione presso l’ospedale dello stesso centro dove è piantonato dagli stessi militari operanti.

Nelle prossime ore sarà fissata l’udienza di convalida degli arresti, che si terrà davanti al Pip del competente tribunale.

Gli sviluppi dell’operazione, le cui fila sono state tenute dai Carabinieri della stazione di Civitella Roveto, che hanno agito insieme ai colleghi dei nuclei radiomobile e quelli forestale di Balsorano e Canistro, sono stati riportati anche alla Prefettura dell’Aquila.

Il Prefetto, all’esito dei provvedimenti giudiziari, adotterà le proprie determinazioni ai fini della permanenza e redistribuzione degli indagati sul territorio nazionale.