Al cimitero di Avezzano la Commemorazione dell’Eccidio di Capistrello.
Avezzano– Domani 4 giugno 2020 alle 10,30, in occasione dell’ Anniversario dell’eccidio di Capistrello si svolgerà la commemorazione presso la tomba dei 33 Martiri nel Cimitero della Città di Avezzano.
L’evento che andrà in onda sulle pagine social e il sito internet di Espressione24 è promosso dall’Associazione “Il Cammino dell’accoglienza”, che in collaborazione con l’ANPI Marsica, ogni anno promuove il cammino che si svolge da Balsorano ad Avezzano, in memoria, commemorazione e soprattutto rinnovamento dei valori civili di democrazia, di libertà, di rinnovata cultura della resistenza civile che ha caratterizzato il territorio della Valle Roveto, di Capistrello, di Avezzano e dell’intera Marsica nel corso della seconda guerra mondiale e dell’occupazione tedesca.
“Due fatti rendono più triste questo doloroso massacro: la presenza del ragazzo che ce lo ricorda il ‘ raccapricciante ‘ momnumento che si trova nella piazzetta dell’ex ‘ Mercato coperto ‘ di Avezzano. L’altro triste evento che diede luogo al massacro , fu la denuncia fatta da un – venduto italiano spia dei tedeschi , il quale denunciò la presenza dei 34 uomini , compreso il ragazzo, sulla montagna . I tedeschi si stavano, ritirando e arrivò su Capistrello il bombardamento degli Alleati che bombardarono anche Avezzano. Morirono 6 soldati tedeschi e si creò una buca profonda . Secondo l’ordine dato da Hitler ai suoi soldati che avevano occupato l’Italia , se veniva ucciso un tedesco , si vendicava uccidendo 10 italiani ( ricordo che nelle fosse Ardeatine i ‘ massacrati ‘ era circa 370 , per l’attentato a Roma . A Capistrello , i 3 o 4 rimasti vivi cercavano le 60 vittime da sacrificare a Hitler . Non c’era un uomo valido . Ma si presentò la spia la quale indicò ai suoi amici tedeschi , la presenza in montagna di una trentina d’uomini : esattamente 34 , che furono subito bloccati e spinti verso il paese. Uno ebbe la fortuna di svigniarsela senza essere visto e si salvò e raccontò quello che aveva visto prima di sparire . I 33 , compreso il ragazzo , furono condotti vicino la stazione dove c’era la buca della bomba e uno alla volta , uno dei quattro tedeschi , sembra che appartenesse alla compagnia della morte creata direttamente da Hitler , per far fuori i suoi diretti nemici , in ogni attentato che subiva ( restando sempre illeso fino a fargli dire che era ‘ eterno’ . vera pazzia ) . Il tedesco con la pistola in mano , si faceva spingere davanti uno alla volta i prigionieri e li ‘ annuccava ‘ ( questa espressione si riferisce al mattatoio dove vengono ‘ annuccati’ gli animali con un colpo alla nuca ), così faceva il tedesco : un colpo alla nuca e il morto scivolava nella ‘ buca’ ( triste presenza scavata dalla bomba degli Alleati , venuti per salvarci dai tedeschi e ci uccidevano loro con i bombardamenti ( basta ricordare la fine dell’Abazia di Montecassino ) . Un colpo alla nuca e 33 martiri finirono la loro vita in un buca .Ultimo epilogo di questa triste storia . Uno dei 4 tedeschi vivi che lasciarono, ritirandosi, Capistrello , tornando in Germania diventò prete e gli rimordeva tanto la coscienza di quello che aveva fatto il suo mcommilitone, che venne in Italia a chiedere scusa per quel massacro . ( Per evitarlo avrebbe dovuto uccidere il suo compagno ! )”