Al Museo delle Genti d’Abruzzo “Mnemo”, la mostra del magnifico duo artistico Cerbaso e Iacovetti
Due artisti con formazione ed esperienze diverse, pure unite in un unico rapporto con l’interiorità che da due anni li conduce lungo lo stesso percorso artistico, connotato da ricerche e sperimentazioni ambivalenti ma anche comuni.
Carla Cerbaso, pittrice e scultrice autodidatta ma anche anima poetica, e Francesco Iacovetti, architetto libero professionista e docente di cattedra presso IED Pescara, portano il loro coro di opere – MNEMO – in esposizione presso il Museo delle Genti d’Abruzzo da sabato 25 novembre, giorno dell’inaugurazione, fino al 14 dicembre prossimo.
Il canto a due voci propone la fusione di forme espressive che nascono da pulsioni differenti, sia nella tecnica che nell’introspezione, regala al segno comune una personalità intensa e potente.
Gli artisti utilizzano una tecnica comune ma non molto usate; le opere sono realizzate con penne a sfera mono e policromatiche che esaltano e nobilitano sia la pletora delle tecniche artistiche sia i soggetti rappresentati sia il messaggio che trasmettono.
Inoltre, architettura e poesia si stringono in una univocità originale ed eclettica. Perché architetto nasce Francesco Iacovetti, ultimo erede di una famiglia con una passione per l’arte e per la bellezza, e anima poetica è Carla Cerbaso, che in ogni rassegna propone una silloge dei suoi versi. Una contaminazione tra generi che è opportunità costante di guardare “oltre”, che supera i confini che ognuno, come osservatore, si autoimpone.
Le note critiche proposte da Maria Gabriella Ciaffarini mettono in evidenza come “attraverso la mostra ‘Mnemo’ e l’introduzione della realtà aumentata , Cerbaso e Iacovetti sembrano offrire uno strumento potente per stimolare la consapevolezza e la liberazione dalla confusione mentale. La capacità di sfidare le aspettative, riflettere sul passato e abbracciare nuove prospettive potrebbe aprire la strada a una rinascita creativa e a una comprensione più profonda di sé e del mondo circostante”.
Infatti, l’arte di Iacovetti, nella sua forte geometrizzazione, struttura lo spazio creativo e apre a infinite prospettive nelle quali ciascun osservatore potrà ritrovare i propri significati pur nella diversità dei punti di vista; mentre quella di Cerbaso, fa dell’arte un tramite per costruire un punto di contatto tra l’essere e il raccontarsi.
L’inaugurazione è per sabato nelle sale di via delle Caserme 24 a Pescara, alle ore 17:30.
La mostra resterà aperta fino a giovedì 14 dicembre con orario 9-13 dal lunedì al venerdì e 16-20 nelle giornate di sabato e domenica.