Al via a Forme di Massa d’Albe la terza edizione della rassegna cinematografica “Garofano Rosso Film Festival”
MASSA D’ALBE – “Garofano Rosso Film Festival”: giunta alla terza edizione, la rassegna cinematografica, che si tiene a Forme di Massa d’Albe dal 4 al 10 settembre 2023, ha diversi patrocini, tra cui quelli del Parlamento Europeo, della provincia dell’Aquila, del comune di Massa d’Albe, del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise; e, contro ogni forma di disparità, non poteva mancare la partecipazione di “Unar/Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali”, organismo deputato dallo stato a garantire il diritto all’equivalenza di trattamento per tutti.
Il progetto del “festival cinematografico più caldo al mondo, in uno dei borghi più freddi d’Italia” fulcro culturale, perno cinematografico di capolavori emergenti, si fonda, oltre ogni barriera, contro le ignoranze (“di ritorno” e non), di questi tempi evoluti, volendo risvegliare una coscienza di massa mai sopita, che trova nell’arte un mezzo per evolversi ancora.
A favore del dialogo e della ricerca delle diversità come spunto al progresso, sia individuale che collettivo, “Garofano Rosso” è, fondamentalmente, un’occasione che la cultura regala ai più, ai quali dà la parola, ricordando che tutti abbiamo dei diritti e che senza libertà (che esiste, è tangibile ed universale), non si va da nessuna parte.
L’agenda europea e i suoi temi, insieme con la territorialità “verde” e pastorale della Marsica, come spinta culturale inedita per la nostra zona, il cinema a promuovere l’inclusione sociale attraverso il coinvolgimento delle scuole, la riscoperta identitaria come meccanismo trainante.
E una madrina 90enne, Rachele Libertini, “fiera cittadina formese”, mentore d’affetti del regista e direttore artistico del Festival, Paolo Santamaria (del quale è nonna), bella di una ingenuità quasi secolare, è un invito, con il suo messaggio, attuale e “sostenibile”, a rallentare i ritmi.
Ma qual è l’essenza della kermesse?
Tra i diversi “talk” (incontri parlati d’approfondimento a cura di esperti), in piazza Luigi Libertini, 83 sono le opere cinematografiche da tutto il mondo che, suddivise in otto sezioni, giungono a Forme catapultando lo spettatore nell’esperienza magica del disincanto, fortemente cromatica e surreale, volendo celebrare il senso di una comunità che, inevitabilmente, è venata della marginalità di questi tempi.
Lunedì 4 settembre, giorno d’inaugurazione, di fronte ad un pubblico nutrito di presenze ed interessato (che neanche le temperature più che fresche sono riuscite a disperdere), il Sindaco di Massa d’Albe, Nicola Blasetti, ha introdotto la manifestazione, presentata da Paolo Santamaria, alternandosi a rappresentanti ed amministratori del territorio come il consigliere regionale, Simone Angelosante, la vice sindaca del Comune di Ovindoli Michela Tatarelli, Pasqualino Di Cristofano, primo cittadino di Magliano de’ Marsi e Igino Chiuchiarelli, direttore del Parco Naturale Regionale Velino – Sirente.
Tutti insieme per anticipare, a vario titolo, i contenuti del Festival, preannunciato caleidoscopio di emozioni. “Un viaggio nei piccoli paesi delle aree interne d’Italia e nelle comunità che continuano a resistere” è stato il primo dialogo che ha, di fatto, dato il via al festival, quello che i presenti hanno avuto con l’antropologa Anna Rizzo.
Il prossimo incontro, dal titolo: “Architettura partecipata e “istintiva”: nuovi stimoli creativi per il rilancio dei paesi”, è per martedì 5 settembre, dalle 18,30, con le architette paesaggiste Tatiana Levitskaya e Irene Terenzi. “Garofano Rosso Film Festival”, tutte le teste all’opera: il festival è un “crogiolo creativo” che fa capo all’art director Paolo Santamaria;
ma ci sono, anche: Valentina Traini, Chiara Santamaria, Flaminia Arboit, Alessio De Stefano, Annamaria Sabatini, Gianpaolo Calabrese, Emanuele Cerratti, Marta Bulgherini, Alessandra Palumbo, Simone Romano, Marco Camilli, Gustavo Marco P. Cipolla, Raffaella Salamina, Fabio Ciccarelli, Rachele (fantastica “Godmother”).
Forti di giovani intenti, ci invitano a rendere partecipi, le nostre emozioni, di questa terza edizione.
Vi lasciamo all’intervista all’art director Paolo Santamaria