Al via il III contest fotografico “Floranet: fiori appenninici, bellezza in posa”.

Protagonista di questa edizione è il Parco regionale del Sirente Velino. Il progetto per la salvaguardia e valorizzazione delle specie floristiche dell’Appennino abruzzese

Rocca di Mezzo – Parte ufficialmente il III concorso fotografico dedicato ai fiori appenninici che appassiona gli amanti della natura che scelgono i sentieri delle aree protette per le loro escursioni e, con fotocamera al seguito, immortalano le straordinarie bellezze floristiche e paesaggistiche dell’Abruzzo.

A fare da scenario alla competizione di quest’anno saranno i 50mila ettari del Parco regionale del Sirente Velino, tra boschi, canyon, altopiani che ospitano, oltre alla vegetazione, anche una ricca presenza faunistica e un pregevole patrimonio storico rurale.

L’iniziativa “Floranet: fiori appenninici, bellezza in posa”, un contest fotografico aperto alla partecipazione del grande pubblico, invita a raccontare, attraverso le immagini, la bellezza floristica dell’appennino abruzzese e le specie vegetali di importanza comunitaria e non. Potranno essere ritratti gli esemplari delle sette specie oggetto del progetto Floranet (Cypripedium calceolusAdonis distortaAndrosace mathildae, Iris marsicaAstragalus aquilanusKlasea lycopifoliaJacobaea vulgaris subspecie gotlandica), ma non solo: potrà “gareggiare” tutta la flora del Parco regionale del Sirente Velino, che vanta un censimento di ben 1570 specie.

La consegna delle opere, unitamente alla domanda d’iscrizione e alla liberatoria  dovrà avvenire entro e non oltre il 23 ottobre 2020 via email all’indirizzo: lifefloranet@gmail.com, oppure online, tramite il sistema wetransfer.com. Il bando e il regolamento sono scaricabili sul sito www.floranetlife.it. Gli scatti che parteciperanno al contest saranno giudicati da una giuria che premierà i dodici migliori con la realizzazione del calendario annuale del Parco Sirente Velino e la pubblicazione sul sito nazionale e sui canali social del progetto.

“La partecipazione al contest fotografico è anche un invito a ritornare a frequentare in sicurezza le nostre aree protette, perché camminare nei Parchi è un’attività che, più di altre, si può praticare responsabilmente anche in questa delicata fase post lockdown e nonostante le limitazioni dovute all’emergenza sanitaria legata alla pandemia da Covid19: si svolge all’aria aperta, non prevede assembramenti e garantisce il giusto distanziamento fisico – sottolinea Antonio Nicoletti, responsabile aree protette e biodiversità di Legambiente -. Un’opzione che diventa ancora più interessante cogliere considerando tutta l’incertezza che persiste rispetto alle prossime vacanze che sarebbero orientate a una maggiore frequentazione delle destinazioni montane, anche alla luce delle maggiori difficoltà che la fase post pandemia imporrebbe a chi decidesse di frequentare spiagge o città d’arte. Insomma, perché non immaginare un’estate con la propria famiglia impegnati in un tour fotografico alla scoperta del nostro magnifico patrimonio naturalistico dell’Appennino?”.

“Sono sicuro – aggiunge il Commissario Regionale Igino Chiuchiarelli – che il territorio del Parco naturale regionale Sirente Velino sia un campo di prova ideale per gli amanti della fotografia naturalistica così contestualizzata, e che la sensibilità ambientale dei partecipanti si ritroverà tutta negli scatti inviati a dimostrazione che fotografare è trattenere il respiro, quando tutte le facoltà convergono per catturare la realtà fugace (Henry Cartier Bresson)”.

Life Floranet – www.floranetlife.it vede coinvolto il Parco Nazionale della Majella, in qualità di ente coordinatore, insieme al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, al Parco Regionale Sirente Velino, all’Università di Camerino e Legambiente, allo scopo di tutelare le sette specie vegetali della flora appenninica di interesse comunitario oggetto del progetto, che è cofinanziato attraverso lo strumento Life dell’Unione europea. Nasce anche per informare e sensibilizzare turisti, operatori del territorio e comunità locali rispetto all’importanza della conservazione della biodiversità dei parchi.

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